LEONI PER AGNELLI - LEONI PER...AGNELLI – Senza qualità in mezzo le ali non funzionano. Senza le giocate dei singoli la Juve non incide. Pirlo è un maestro neofita con un'orchestra costruita a metà. Esiste un piano B?

29.10.2020 01:30 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
LEONI PER AGNELLI - LEONI PER...AGNELLI – Senza qualità in mezzo le ali non funzionano. Senza le giocate dei singoli la Juve non incide. Pirlo è un maestro neofita con un'orchestra costruita a metà. Esiste un piano B?

A mente parzialmente fredda, nel pieno della notte, comincio a pensare, anzi a temere, che non sia la squadra ad essere stata costruita male ma che sia l'idea ad essere sbagliata. L'idea di costruire una squadra che, in assenza di giocatori di qualità nel mezzo, sviluppi il gioco prevalentemente sulle ali; l'idea che De Ligt e l'acerbo Demiral possano bastare a tenere in piedi le macerie della BBC; l'idea che potenziare l'attacco con il giocatore più forte al mondo potesse mascherare i problemi di un centrocampo con sempre meno personalità. L'idea, soprattutto, che la genialità di Pirlo si possa trasferire automaticamente dal campo alla panchina senza passare per l'allenamento della gavetta. L'ultima partita con la maglia della Juventus, Pirlo l'ha giocata nella finale di Berlino, proprio contro il Barcellona, e in quella circostanza oltre all'attuale tecnico della Juventus, a centrocampo c'erano Marchisio, Pogba e Vidal. Un altro universo rispetto all'attuale centrocampo. Si, d'accordo, non c'era Ronaldo, ma il problema è proprio questo: meglio puntare sull'attaccante più forte al mondo o su un centrocampo di caratura internazionale capace di far diventare letale un reparto offensivo? Ecco perché comincio a credere, a temere, che sia l'idea ad essere sbagliata...

La Champions insegna che chi ha il centrocampo più forte ha grandi possibilità di arrivare fino in fondo, il campionato di Serie A, invece, ci ha quasi sempre detto che vince chi ha la difesa più forte; al momento la Juventus tradisce proprio in questi due settori. In difesa, aspettando il ritorno di De Ligt, manca una vera coppia collaudata: perché Bonucci e l'olandese l'anno scorso non hanno funzionato bene insieme, perché Chiellini (quando è a disposizione) non si sposa in coppia con un altro marcatore e perché Demiral è ancora troppo acerbo: eccessivamente irruente e spesso troppo impreciso e avventato nelle uscite. A centrocampo è lampante l'assenza cronica di qualità: Bentancur non ha fatto il salto di qualità, Ramsey è troppo discontinuo, Rabiot è cresciuto ma è ancora troppo lento nella lettura del gioco, McKennie è ancora da decifrare e Arthur ha la colla tra i piedi ma poca visione di gioco. Nel centrocampo bianconero, insomma, manca chi possa accendere la luce. Sulle fasce l'abbondanza di soluzioni, invece, non manca: a sinistra ci sono tante soluzioni, da Kulusevski a Chiesa, passando per Alex Sandro quando tornerà (Bernardeschi me lo tengo per ultimo nella mia analisi); a sinistra Cuadrado può contare sull'ambivalente svedese e volendo anche su Chiesa; il tutto senza contare che lo stesso Ramsey può adattarsi bene come quinto sia a destra che a sinistra. Ma se manca il cuore, le ali non hanno la forza per muoversi e spiccare il volo; se manca il cuore l'attacco non si accende a meno di giocate estemoranee frutto dell'intuizione e del colpo del campione. Senza i gol di Ronaldo, le fiammate di Kulusevski, il letale (fuorigioco permettendo) Morata e la genialità di Dybala, sarebbe difficile trovare la via del gol. Manca l'orchestra che permetta l'assolo dei solisti, che sorregga la loro voce e trasformi i talenti in orchestra. E senza un'orchestra, un Maestro (ai suoi primi concerti) non può né crescere né lavorare.  Contro il Barcellona il problema non era la scarsa incisività di Chiesa, ma il fatto che i centrocampisti lo abbiano cercato poco. Il problema non era il fiato corto con cui ha finito la gara Cuadrado dannandosi per tutta la fascia, ma la scarsa assistenza che il colombiano ha avuto. Come si fa a sfruttare al meglio le ali senza sovrapposizioni? Senza le imbeccate e la partecipazione delle mezzali? Senza il lavoro qualitativo del centrocampo? Quindi se il progetto si basa sul lavoro delle ali, che però non sono assistite e sorrette dalla qualità e quantità del centrocampo e delle mezzali, allora la squadra è stata costruita in maniera incompleta e ad essere sbagliata è l'idea di base. E in attesa di capire se Pirlo riuscirà a sistemare le cose mi domando se Agnelli abbia pensato ad un piano B....

Vincenzo Marangio – Radio Bianconera

Twitter - @enzomarangio