Era tutto previsto (25 giugno 2014)

L’avventura dei mondiali raccontata attraverso le gesta dei calciatori della Juventus
05.07.2014 07:45 di  Michele Messina   vedi letture
Era tutto previsto (25 giugno 2014)

È facile dire adesso: era tutto previsto. Io lo sapevo o meglio lo sospettavo. Prandelli si è subito dimesso perché ha creduto in un progetto sbagliato. Abete si è dimesso. Sembra che le loro decisioni siano irrevocabili. Balotelli inguardabile, nervoso, ammonito e sostituito. Non avrebbe comunque giocato gli eventuali ottavi di finale. L’arbitro, il signor Marco Moreno Rodriguez ci mette del suo, espellendo Marchisio, non vedendo un morso del pistolero Sanchez ai danni di Chiellini. Sono orgoglioso che la Juve non abbia comperato un personaggio del genere. Il calcio deve trasmettere lealtà e spirito di competizione, non furbizia e scaltrezza a tutti i costi. Torniamo a casa e dopo aver constatato che il Costarica incontrerà la Grecia negli ottavi di finale, il viaggio di ritorno fa ancora più rabbia. Ora ci resta di tifare un’altra squadra, io scelgo la Francia o l’Olanda. Le altre non mi dicono molto. Chi sarà il nuovo commissario tecnico? Dovrà lavorare sui pochi giovani di talento. Molte squadre anche blasonate schierano pochi giocatori nazionali nelle loro rose. Lo straniero è più trend e fashion.

Oggi è il compleanno di Maria Teresa e ho la lista delle su preferenze. L’ho sentita stamani. Qui piove e lo farà anche domani, secondo le previsioni del tempo, sempre più precise e puntuali. Sbagliata la preparazione per la gioia di Pistocchi. Le fabbriche assumono non gli operai ma le cooperative. Ciro Esposito, il tifoso ferito prima della finale di Coppa Italia, si è aggravato, le cattive notizie non finiscono mai. A scuola gli Esami di Stato vanno verso le prove orali, l’ordine delle classi e degli studenti sarà rigidamente sottoposto a sorteggio. Bebo de il Club “La Edicola Le Arcate Una Stella per Vladimiro Caminiti” sperava almeno di vedere il prossimo turno, come tanti.