LA LANTERNA VERDE - TUTTO PER BRINDARE CON IL PORTO…

La stagione della Juventus del suo nuovo condottiero Andrea Pirlo è prossima all’impegno più importante. Anche se mancano ancora tre partite (Hellas Verona, Spezia e Lazio) e diversi giorni, l’appuntamento segnato con il circoletto rosso alla Tommasi sul calendario è quello con il Porto del prossimo 9 marzo. Non c’è altra via per continuare a sostenere, con forza, il progetto di rinnovamento bianconero se non quello di brindare con il Porto. La qualificazione ai quarti di finale è necessaria, sarebbe una conquista fondamentale. Non porterebbe solo “aiuti economici” alla società ma renderebbe il lavoro di Andrea Pirlo molto più semplice.
La sua Juventus continua a non convincere pienamente. Al netto delle tante assenze (problema che, tuttavia, hanno moltissimi club), la Vecchia Signora alterna buone prestazioni a momenti di totale imbarazzo. Normale. Meglio ricordare che questa squadra non si è mai allenata insieme. Niente ritiro, nessuna amichevole, subito gare ufficiali. Andrea Pirlo ha dovuto conoscere i suoi giocatori strada facendo. Non semplice…
Certo, qualche convinzione non pienamente condivisibile il buon Andrea Pirlo se le porta dietro da tanto tempo. Due su tutte: Kulusevski seconda punta e Bentancur regista d’emergenza. Lo svedese, non me ne voglia nessuno, non potrà mai essere una seconda punta. Per sfruttarlo al meglio, deve essere azionato in spazi larghi. Ha bisogno della fascia per poter dare il meglio di sé.
E Rodrigo… Beh, è un grande incontrista ma, con tutto il rispetto (l’ho intervistato, so quando ci tiene a far bene con la casacca bianconera), non ha i piedi per giocare nel traffico. Due idee che, per il momento, non funzionano. Ci sta, fa parte del processo di maturazione dell’allenatore e pure della squadra.
Tutti bei discorsi ma, come spiegato, passa tutto dal ritorno con il Porto. Abbandonare la Champions League agli ottavi sarebbe un disastro. Metterebbe in dubbio l’intero progetto bianconero. Con l’Inter in fuga, senza la Champions League, la Juventus sarebbe costretta a convincere i propri tifosi che una Coppa Italia è comunque tanta roba. Non proprio una missione semplice…
In caso contrario, dovesse scuotersi e superare l’ostacolo biancoblù, avrebbe molto più fiducia nei propri mezzi e sarebbe comunque tra le prime otto d’Europa (obiettivo minimo per una società ambiziosa come la Juventus).
Vero, prima ci sono tre gare di campionato da non fallire. Potrebbero servire per caricare le batterie in vista dell’appuntamento più importante, lo spartiacque della stagione bianconera, ossia la gara all’Allianz Stadium con il Porto. C’è voglia di brindare…
PS: in tanti mi avete scritto su Dybala. Alcuni sono stati anche pesantucci ma lo accetto. Nonostante sia mezzo rotto, in uno stato mentale complicato e con un rinnovo ormai sempre più lontano, non cambio la mia idea. Resto convinto che Paulo Dybala sia un top player e spero che riesca a rilanciarsi con la Juventus. Mi auguro di non vederlo fare magie con una casacca diversa da quella bianconera. Sarebbe un fastidio enorme…