IL SANTO DELLA DOMENICA - Le nazionali come toccasana? Chiesa torni ad incidere come in azzurro. E non è solo una questione di ruolo...

19.11.2023 00:01 di  Alessandro Santarelli   vedi letture
IL SANTO DELLA DOMENICA -  Le nazionali come toccasana? Chiesa torni ad incidere come  in azzurro. E non è solo una questione di ruolo...
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E se per una volta le nazionali facessero bene alla Juventus? Di solito è stato il contrario, una sorta di lacrime e sangue, chissà che alla vigilia del derby d’Italia il trend possa invertirsi. Chiesa sembra ritrovato, Yldiz ha trovato il suo primo gol con la selezione turca, Rabiot, seppur contro un avversario praticamente inesistente come Gibilterra ( partita finita 14 – 0 e qui dovrebbero spiegarci bene il perché di certe sfide improponibili e umilianti ), ha confermato il suo stato di forma. Al momento l’unico a non invertire la rotta è Vlahovic,  a secco nell’amichevole contro il Belgio.

E’ una lunga vigilia quella che ci traghetterà alla sfida di domenica sera dove i bianconeri partiranno con lo sfavore del pronostico, di fronte alla corazzata Inter. Ma attenzione, non ditelo a Marotta o Inzaghi, altrimenti potrebbero arrabbiarsi e far partire subito le truppe cammellate. Arrivare a soli due punti di distacco dai super favoriti, è già un ottimo punto di partenza. Verrebbe da dire che questa volta saranno proprio i ragazzi di Allegri a non aver nulla da perdere, ma la Juve è sempre la Juve, anche in emergenza e dunque le aspettative saranno comunque alte. Di fronte ci sarà la rosa più forte del campionato, quella che riscuote le maggiori simpatie da parte dei media, e quella anche che evidentemente commette meno falli, visto le pochissime ammonizioni,  e le zero espulsioni. Una squadra che nonostante non lesini interventi al limite, commette pochissimi falli, appena 10 a gara, e che ha già trovato la bellezza di sei calci di rigore. Ma attenzione, non è questa la chiave, sono soltanto dati incontrovertibili.

Allegri dovrà provare a tirare fuori qualcosa dal cilindro. A centrocampo sarà praticamente certa l’assenza di Locatelli, dunque o verrà promosso Nicolussi, oppure il ruolo di mediano davanti alla difesa verrà affidato a Rabiot con Miretti ( anche lui non al top) e Mckennie ai lati. Si farà di necessità virtù, provando a sfruttare magari il lato forte l’attacco, che prima o poi dovrà tornare a segnare.

Fa piacere rivedere Chiesa in gol, ma attenzione a limitare tutto alla questione modulo o allenatore. Federico deve ritrovare fiducia e coraggio anche indossando la maglia della Juventus, certamente da esterno destro rende meglio, ma alcuni gol sbagliati, anche contro il Cagliari, gridano ancora vendetta. Replicare il 433 domenica sera? L’idea stimola, ma pensiamoci bene, il centrocampo attuale, sarebbe in grado di supportare un tridente con Chiesa Vlahovic e Kean? E soprattutto, giusto farlo contro l’Inter che ha proprio nel reparto mediano il punto di forza? Ci sarà una settimana per sviluppare il dibattito e capire come provare a battere gli uomini di Inzaghi. Certamente il fattore sorpresa potrebbe sparigliare le carte. Ma sia chiaro, ognuno dovrà recitare la propria parte, e lo stesso Chiesa dovrà essere all’altezza di quello della nazionale sia per voglia che per determinazione e grinta.

Essere  al secondo posto con queste difficoltà è già un piccolo traguardo, far arrivare Inzaghi e il suo carrozzone allo Stadium con qualche preoccupazione è un aspetto da non sottovalutare visto che l’Inter è una squadra costruita unicamente per vincere lo scudetto. Non farlo sarebbe un fallimento, mettere della sabbia nel loro ingranaggio è molto più che una speranza.