Lazio-Juve 1-2, le pagelle. Bernardeschi e Cancelo cambiano il destino. Cristiano Ronaldo non tradisce

Szczesny 7: è sollecitato più volte in questa partita che nel resto del campionato, probabilmente. Attento nell'ordinaria amministrazione, prodigioso su Parolo. Si arrende solo a un'autorete.

De Sciglio 5.5. soffre gli spunti di Correa, mettendoci comunque quasi sempre una pezza. Con la squadra che corre poco si ritrova con poche soluzioni palla al piede e da questo derivano diverse imprecisioni.

Rugani 6: in un'occasione Immobile gli scappa via con un gran movimento, ma l'attaccante grazia Szczesny. È l'unico errore di una gara in cui si prende le responsabilità che gli ha assegnato Allegri, mettendoci anche cattiveria quando necessario.

Bonucci 6: la caviglia gira male e lo costringe fin da subito a giocare contro gli attaccanti biancocelesti e contro il dolore. Stringe i denti finché può, sfornando anche il migliore lancio di tutto il primo tempo, poi deve arrendersi (41' Chiellini 6: entra in campo con la solita cattiveria e combatte contro le ondate biancocelesti, arginandole quando possibile)

Alex Sandro 6: molto attento in fase difensiva, nella prima frazione quando prova ad alzarsi si ritrova incredibilmente solo. La situazione migliora nel secondo tempo e lui dà sempre una mano a CR7 e compagni..

Bentancur 6: nel pessimo primo tempo della Juve naufraga con la squadra, nella ripresa cresce, complice anche il calo della pressione laziale. Riesce a mantenere, anche tra gli errori, più lucidità dei compagni.

Emre Can 4.5: costringe anche i più accaniti detrattori del bosniaco a rimpiangere Pjanic con tutto il cuore. Davanti alla difesa fatica immensamente: non regge i ritmi del centrocampo avversario e pasticcia sempre quando deve impostare. Poi, siccome piove sempre sul bagnato, è anche sfortunato protagonista dell'autogol che manda in vantaggio la Lazio.

Matuidi 5.5: è uno di quelli che si propone con più costanza, ma al di là delle corse pochissimo altro. Perennemente in difficoltà con il pallone tra i piedi, è disordinato anche in fase di non possesso (60' Bernardeschi 7: scende in campo con la voglia di spaccare il mondo e spacca la partita. Cambia l'inerzia, affossa le certezze avversarie. Sprinta e crea l'1-1, mette in mezzo alla grande e nasce il rigore del 2-1. Straordinariamente decisivo)

Douglas Costa 5.5: nel primo tempo gli unici lampi sono i suoi, anche se parliamo di flebili scintille. A volte i compagni non lo accompagnano, altre volte è lui a non prendere la decisione giusta. Si spegne con il passare dei minuti (70' Cancelo 7: un cambio importante? Eccolo. Segna il gol del pari in un momento di difficoltà e importanza senza precedenti e poi si procura il rigore che CR7 trasforma.Si divora il 3-1, ma quando, con Bernardeschi e in un ruolo non tuo, cambi una partita dai contorni horror, ti si perdona davvero tutto)

Dybala 6: si abbassa ancor più del solito per provare a dare una mano e spesso dà l'impressione di essere l'unico a voler portare il pallone dall'altra parte. In mezzo a tante giocate ci sono anche diversi errori, ma non si arrende mai e calcia alla grande il pallone che di fatto diventa assist per Cancelo.

Cristiano Ronaldo 6.5: partita anonima nel primo tempo in cui è praticamente invisibile e per uno come lui, in campo e anche fuori, è uno status totalmente nuovo. Aspetta però il momento giusto: inventa per Bernardeschi e da lì nasce il rigore che non fallisce, regalando ancora una volta i tre punti alla Signora.

All. Allegri 6.5: la Juve del primo tempo è la più brutta dell'anno. Sa soffrire, ma poi va sotto quando sembra potersi rialzare. Qui emerge il carattere: reagisce e i cambi svoltano la gara. +11 sul Napoli.

L'AVVERSARIO

Lazio (3-5-2): Strakosha 5.5; Bastos 6.5 (90' Neto sv), Wallace 6, Radu 6.5; Parolo 6.5, Milinkovic 6.5, Leiva 7, Luis Alberto 6.5 (81' Berisha sv), Lulic 5.5; Correa 6.5, Immobile 5.5 (82' Caicedo sv). All. Inzaghi 6.5