Una buona Juventus vende cara la pelle al Bernabeu

Juventus coraggiosa al Bernabeu: il Real Madrid ringrazia Bellingham, ma la Signora c’è ne parla Il Giornale.
Una buona Juventus vende cara la pelle al Santiago Bernabeu, impensierendo il Real Madrid nonostante la sconfitta per 1-0 firmata da Bellingham. Una battuta d’arresto che pesa in Champions League, ma che lascia comunque segnali positivi sul piano del gioco e dell’atteggiamento.
Dopo tre partite del girone, i bianconeri restano fermi a due punti, ma la prestazione contro i Blancos ridà fiducia e autostima. Il crollo temuto alla vigilia non c’è stato: anzi, se la gara fosse finita in parità, nessuno avrebbe gridato allo scandalo.
La Juventus di Tudor tiene testa al Real Madrid
Rispetto all’esperimento con la difesa a quattro visto a Como, Tudor torna al suo classico schieramento a tre, rilanciando Vlahovic al centro dell’attacco e preferendo McKennie e Koopmeiners a Locatelli per dare più sostanza al centrocampo.
Il Real Madrid di Xabi Alonso parte con calma, affidandosi all’ex milanista Brahim Diaz e alle stelle Mbappé e Vinicius Junior. Ma la Juventus parte meglio: ordinata, compatta, pericolosa nelle ripartenze grazie alle accelerazioni di Kalulu. È lui a creare il primo brivido, costringendo Asensio a un intervento in extremis.
Finisce 1-0 per il Real Madrid, ma la Juventus esce dal Bernabeu a testa alta. Una squadra compatta, viva, che ha ritrovato solidità e spirito competitivo.
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