Borsa, juventus senza freni (+7,25%). Corre anche Ferrari. Fiacca Stellantis

Chiusura d’ottava positiva per i mercati europei, che beneficiano dell’intonazione rialzista di Wall Street e raggiungono nuovi massimi storici nell’ultima settimana di contrattazioni completa dell’anno. Gli investitori guardano con fiducia a ulteriori allentamenti delle politiche monetarie e a una crescita ancora solida negli Stati Uniti.

Anche Piazza Affari archivia la settimana in territorio positivo: il Ftse Mib termina la seduta con un guadagno dello 0,66%, attestandosi a 44.757 punti.

Tra le principali Borse europee si registrano progressi diffusi: Londra sale dello 0,3%, Parigi avanza dello 0,08%, Francoforte cresce dello 0,28% e Madrid chiude a +0,34%.

Il differenziale Btp-Bund si stabilizza a 68,9 punti base, mentre i rendimenti nell’area euro risultano in aumento dopo l’accordo UE per finanziare l’Ucraina con 90 miliardi di debito comune: il decennale italiano sale al 3,58%, quello tedesco al 2,89%.

Sul fronte valutario, euro/dollaro si mantiene sostanzialmente stabile con una lieve variazione del -0,05%. L’oro registra un moderato rialzo a 4.346,9 dollari l’oncia, mentre il petrolio WTI prosegue in incremento fino a 56,45 dollari al barile.

A Milano, tra le blue chip più brillanti spiccano Saipem (+1,97%), Leonardo (+1,90%), Telecom Italia (+1,76%) e Ferrari (+1,70%). In calo invece Brunello Cucinelli (-2,06%), Tenaris (-1,49%), Moncler (-1,26%) e Campari (-1,25%).

Nel comparto MidCap continua la corsa della Juventus, che a una settimana dall’offerta di Tether per acquisire la maggioranza del club mette a segno un nuovo balzo del 7,25%, chiudendo a 2,81 euro per azione rispetto ai 2,62 euro della vigilia. La capitalizzazione raggiunge 1,17 miliardi di euro. Bene anche Sesa (+4,48%), Fincantieri (+2,37%), OVS (+1,88%) e la Lazio, che cresce del 2,46%.

Tra i titoli più deboli del listino spiccano Ariston Holding (-4,25%), D’Amico (-2,65%), Reply (-1,97%) e MFE A (-1,93%), penalizzate dalle vendite.