Tudor a Sky: "Io in discussione? Penso zero a me e 100 ai ragazzi. Bella partita per riscattarsi, ma bisogna andare oltre le nostre possibilità. Sfogo sul calendario? Anomalia enorme, giusto dirlo"

Igor Tudor è stato intervistato da Sky Sport dopo la conferenza stampa alla vigilia della sfida di Champions contro il Real Madrid. Le sue parole sintetizzate da Tuttojuve.com: 

Arrivare in un momento così delicato a giocare contro una delle squadre più forti d'Europa o del mondo, dal punto di vista psicologico che cosa significa?
"Qua è sempre il momento di venire. Magari ci viene bene, perchè è una bella partita per riscattarsi, da andare oltre le nostre possibilità, perchè c'è da fare questa roba qua se si vuole uscire con qualcosa da questo stadio. Vogliamo fare una partita seria, con le cose giuste, subendo il meno possibile e andando anche davanti a fare gol".

Abbiamo sentito il suo sfogo sul calendario.
"Non è stato uno sfogo, è stata un'analisi giusta che si deve fare, senza avere scuse, perchè è giusto che si dica. io no so se quando si fanno le analisi si dica questo, siccome non leggo, però questa la consideravo un'anomalia, un'anomalia enorme ed è giusto dirlo, non togliendo le nostre responsabilità, mie e della squadra, perchè in certe partite si poteva fare meglio. E accennando le partite che noi abbiamo fatto veramente bene, ma non siamo riusciti ad andare oltre il punto, perchè nelle analisi si deve dire anche quello".

Lei dice che non legge, ma qualche voce le sarà arrivata, di Tudor in discussione. Come lo sta vivendo? O la società le ha detto: 'Stia tranquillo, sono fesserie'?
"No, ma abbiamo parlato ieri come parliamo sempre con i dirigenti, io lo posso dire sinceramente, ho una quantità di pensieri su di me molto vicino allo zero e cento sui ragazzi. Io gli voglio bene, voglio lottare, devo trovare le soluzioni, organizzazione, calci d'angolo, difensive. sono tutto concentrato su quelle cose lì, molto lucido, molto consapevole, è tutto molto chiaro".

Quindi è sereno?
"Sereno no, perchè sono scontento, ma lucido nella analisi".