Tebas (Pres. Liga): "La Superlega non è morta, è un attentato contro lo sport. La Champions può fare a meno di Juve, Barça e Real"

28.05.2021 12:20 di  Rosa Doro  Twitter:    vedi letture
Tebas (Pres. Liga): "La Superlega non è morta, è un attentato contro lo sport. La Champions può fare a meno di Juve, Barça e Real"
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Intervenuto in occasione del Club Advisory Panel dell’European Leagues, il presidente de La Liga Javier Tebas ha parlato della Superlega scagliandosi contro Juventus, Barcellona e Real Madrid: "La Superlega non è morta, Florentino Perez, Laporta e Agnelli sono i naufraghi della Superlega: credono di essere i salvatori del calcio e che tutti gli altri sono degli idioti. È un pensiero caro specialmente al signor Florentino Perez. In realtà i tre devono darsi una svegliata, perché il loro intento è solo che i giocatori ricchi possano avere un Ferrari in più nei propri garage. La Superlega va contro la meritocrazia, e per questo rappresenta un grande pericolo, qualcosa che non possiamo consentire. È un attentato contro le basi dello sport e contro quello che è il motore fondamentale tanto dei tifosi come dei club. Ed è un attentato contro la stabilità economica, perché contempla solo l’interesse di pochi e il suo intento è quello di svuotare le leghe nazionali”.

Tebas dunque non si è mostrato contro possibili provvedimenti contro le tre big: "Ci piacerebbe che i tre club rimasti in Superlega possano giocare in Champions, però se smettono di fare idiozie. Bisogna prendersi le responsabilità delle proprie azioni: non puoi fare un colpo di stato, far finta di nulla e per di più dire che non vuoi trattare. Se la Uefa deciderà di sanzionare i tre club appoggerò la decisione, anche se due delle società sono spagnole. Noi come Liga non difenderemo nessuna squadra spagnola sanzionata. I fatti non hanno nulla a che fare con la nazionalità. Se la Uefa ha un accordo giuridico per sanzionarli, la Liga non dirà nulla. Difenderà la maggior parte dei suoi club, non uno o due. E poi ritengo che la Champions sia pronta a non avere tra le sue partecipanti Real Madrid, Barcellona e Juventus. La competizione è sopravvissuta senza problemi anche senza il Manchester United per cinque anni. Il Milan è stato espulso dalle coppe europee. Nessuno è essenziale in Europa. Ripeto, vorremmo che giocassero, ma i fatti sono i fatti e la UEFA deve agire”, le sue parole riprese da Gazzetta.it.