Sconcerti: "Corso decisivo come Pirlo e maligno come Platini. Nessuno in Italia ha mai più battuto punizioni così. Maradona, Mihajlovic, Del Piero e Totti..."

Mario Sconcerti ha ricordato la figura di Mario Corso sulle colonne del Corriere della Sera: " (...)Le sue punizioni, le chiamarono «a foglia morta». Noi diamo definizioni a tutto quello che non capiamo, serve a normalizzarlo. Ma nessuno in Italia ha mai più battuto punizioni così. Maradona, Mihajlovic, Del Piero, Totti gli davano più forza. Corso era inerzia, pigrizia, esattezza. Una presa in giro. Mi dispiace veramente sia morto in silenzio. Il poco che era la Nazionale di allora non ne ha fatto un giocatore di tutti, solo degli interisti. Ma Corso era infinito e divisivo, era il faro che non vuole essere visto, aveva dentro Coppi e Bartali insieme, l’intera valigia del calcio che portava senza avvertirne il peso, irraggiungibile.
Quando nel 1970 andò via Suarez se ne ebbe la conferma. Corso scalò in regia, aveva ormai trent’anni, era completo. E l’Inter riprese a vincere. Il calcio non ha quasi mai memoria, si ricorda solo quello che si vede. Tanti ragazzi mi scrivono per chiedermi se davvero Baggio sia stato come Zico. Ne dubitano, non lo conoscono. Nel calcio vince l’ultimo che ha fatto gol. Per Corso spero avvenga l’opposto. Merita un posto che non gli abbiamo mai dato. È stato limitato dai luoghi comuni di una critica che era l’unica allora ad avere diritto di parola. Ma se riusciamo a capire che è stato decisivo come Pirlo e maligno come Platini, forse gli rendiamo la giustizia che merita"