Reuters - Exor tratta la vendita di Iveco, Tata Motors possibile acquirente

Continua la trattativa in casa Agnelli-Elkann per la cessione di Iveco, intendendo però tutto il gruppo e non solo la divisione difesa come precedentemente trapelato.
Come riporta l’agenzia di stampa britannica Reuters, attualmente in pole position c’è il gruppo automobilistico indiano Tata Motors. Un contatto tra le parti è stato registrato nelle scorse settimane, con la società indiana che ha manifestato l’intenzione di rilevare la quota di controllo da Exor, holding della famiglia Agnelli-Elkann che controlla anche Stellantis, Ferrari e Juventus.
Inoltre, è giusto sottolineare come al momento le parti stiano parlando del gruppo Iveco ma non della divisione difesa, visto che quest’ultima è stata divisa e rimane come obiettivo quello di venderla in una trattativa, a questo punto con un altro soggetto, che è di fatto slegata da quella con Tata.
Exor possiede il 27,1% di Iveco, ma detiene il 43,1% dei diritti di voto nella società, che ha sede a Torino. Iveco, che produce anche autobus e motori. È il più piccolo tra i principali produttori di camion in Europa — un mercato dominato da Volvo, Daimler e Traton — ed è spesso stato considerato un potenziale candidato per operazioni di fusione e acquisizione. Tuttavia, la sua attività nel settore sensibile della difesa ha finora complicato eventuali accordi e limitato la platea di acquirenti interessati.
La trattativa, che non è stata ufficializzata da nessuna delle parti coinvolte, con lo stesso gruppo Iveco che si è trincerato dietro a un «no comment», ha portato però il titolo a registrare un’impennata a Piazza Affari, dove Iveco sfiora il 9% con il valore per azioni arrivato a oltre 16,6 euro per una capitalizzazione di mercato di poco sopra i 4 miliardi.
Nel 2021, il governo italiano aveva bloccato un’offerta di acquisizione da parte del concorrente cinese FAW. All’epoca, Iveco faceva parte del conglomerato industriale CNH, controllato dalla famiglia Agnelli-Elkann. La società è stata poi scorporata e quotata separatamente all’inizio del 2022.
Per quanto riguarda la divisione difesa, secondo le indiscrezioni, sono arrivate a Exor tre differenti offerte per la cessione: una congiunta da parte dell’italiana Leonardo e della tedesca Rheinmetall, e altre due rispettivamente da KNDS (gruppo franco-tedesco di produzione di carri armati) e dalla compagnia Czechoslovak Group (CSG). Secondo le stime di Bloomberg, la quotazione sfiora i 2 miliardi.