Repubblica Torino - Nel bunker d’America, Tudor può allenare

Su Repubblica Torino: Sulla prima Juventus dell’America mondiale si alternano scrosci di pioggia a un sole che scotta: qui tutto è una scoperta, anche il clima di quest’angolo di West Virginia all’ombra degli Appalachi, tra foreste a perdita d’occhio e la curiosa oasi di lusso in questa spopolata terra di contadini e pescatori (d’acqua dolce, il mare è lontano), il Greenbrier Resort, un vero e proprio villaggio a cin-que stelle dove un tempo gli americani ricchi (compresi i presidenti: fino a Eisenhower, hanno alloggiato qui in 26) venivano a “prendere le acque” negli stabilimenti termali, a scommettere al casinò o giocare a bowling, mentre adesso si viene soprattutto per giocare a golf, passeggiare, fare sport (qui sono spesso in ritiro squadre di baseball o football americano) o magari sposarsi: sabato sera, arrivando in hotel, la Juve si è imbattuta in un matrimonio, con tanto di cena di gala in smoking.
Ma la fama del Greenbrier è legata principalmente al gigantesco bunker antiatomico ospitato nei sotterranei, a oltre 200 metri di profondità: costruito negli anni 50 in piena guerra fredda, venne concepito come rifugio per l’intero Congresso degli Stati Uniti, visto che è teoricamente in grado di ospitare fino a 1.100 persone.
Fino agli anni Sessanta era un segreto di Stato, mentre dal 1995 non è stato più considerato strategico.