Repubblica - La Juve tra golf e parchi giochi prima di volare verso il Real

Su Repubblica - La Juve tra golf e parchi giochi prima di volare verso il Real. Al quattordicesimo giorno negli Stati Uniti, Tudor ha finalmente regalato un giorno di riposo ai suoi: ne avevano bisogno, specie dopo la mazzata presa dal Manchester City. Non che la Juve avesse bisogno di leccarsi le ferite, ma una pausa di distrazione torne- rà sicuramente utile a una squadra che non ha staccato un giorno e che qui negli Usa si è divisa tra due località non delle più coinvolgenti: la prima settimana l’ha passata a White Sulphur Springs, paesino tra i boschi della West Virginia, la seconda a Champions Gate, quaranta chilometri di traffico spesso caotico a sud di Orlando, in un resort di lusso ma anche isola- to. Non c’è stato lo spazio per le di- strazioni, cosa che in genere è un bene (Tudor, come Conte, non è uno di quegli allenatori che lasci- no il guinzaglio lungo) ma che in certi casi può diventare opprimen- te, specie se alle spalle ci sono stati i lunghi mesi difficili di una stagione stressante. Guardiola, per esempio, ha lasciato ai suoi la massima libertà: «Al di là delle due ore di allenamento possono fare quello che vogliono: andare in spiaggia, stare con la famiglia, giocare a golf o a bowling. Altrimenti diventa difficile reggere mentalmente».
Ma il City è in ritiro a Boca Raton, a due passi dalla spiaggia, dove pure Pep è andato a farsi due palleggi sulla sabbia. Anche il Real Madrid è da quelle parti, a Palm Beach, a due passi dalla tenuta di Trump di Mar-A-Lago. Per la partita Gatti, è molto lontano dalla forma migliore e non può reggere più di un tempo, quindi l’ipotesi è quella di una staffetta con Rugani, a meno che Tudor non decida di arretrare Alberto Costa nel terzetto difensivo schierando Kelly o Kalulu come centrale. Bremer è qui ma solo per proseguire il recupero: l’obiettivo è riaverlo a disposizione per la prima di campionato.