Pagni (Repubblica): "Bonucci definisce 'imbecilli' chi a San Siro lo ha fischiato. Ma tradisci la moglie e vuoi pure i fiori?"

20.11.2018 21:45 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
Pagni (Repubblica): "Bonucci definisce 'imbecilli' chi a San Siro lo ha fischiato. Ma tradisci la moglie e vuoi pure i fiori?"
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© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS

Il giornalista de La Repubblica Luca Pagni  si è espresso su Leonardo Bonucci attraverso le pagine del suo blog. Ecco le sue parole:

"Ci sono una serie di motivi (a cui aggiungere un paio di considerazioni) per cui Leonardo Bonucci poteva evitare di definire “imbecilli” gli spettatori che lo hanno fischiato al suo ingresso a San Siro prima della partita contro il Portogallo. Una risposta che lo pone automaticamente dalla parte del torto, sempre che chi lo ha fischiato non sia dalla parte della ragione. Vediamoli in ordine di importanza, partendo dal basso.

La prima considerazione è che chi compra il biglietto ha quanto meno il diritto di giudicare. Se uno spettacolo non piace, fischiare è un modo di far sapere che lo spettacolo non è gradito. Così come gli applausi, poi arrivati copiosi durante la gara, hanno fatto sapere a Mancini e alla Nazionale che il nuovo modo di giocare e l’impegno messo è stato apprezzato. Per cui fischiare non è per nulla offensivo.

Certo, si può dire che i fischi erano “preventivi”, visto che sono arrivati prima della partita. Per cui è evidente che si trattava di una questione personale tra il pubblico di San Siro e Bonucci. Il quale gli ha comunicato una sorta di dissenso. Non tanto al fatto che giochi in Nazionale, ma per ricordargli che nella vita se non ci si comporta da “bene” può essere che qualcuno te lo faccia notare. Quindi nessun “imbecille”, cioè qualcuno che non capisce cosa stia accadendo, ma esattamente il suo opposto: qualcuno che lo ha capito fin troppo.

Veramente Bonucci pensava di essere accolto a braccia aperte in uno stadio in cui è stato accolto da “eroe” dopo aver lasciato la Juventus, a cui è stata concessa la fascia di Gianni Rivera, Franco Baresi a Paolo Maldini (in realtà, l’ha pretesa ma lasciamo stare…), è stato applaudito come colonna del Milan che voleva essere rifondato… e dopo tutto questo essersene andato sostenendo di aver fatto “un grosso errore”?

 

Bonucci si sta comportando come chi dopo aver abbandonato la nuova moglie torna dalla vecchia compagna perché pensa di aver sbagliato e pretende pure che la donna lasciata dopo pochi mesi non lo debba insultare. Come minimo non lo vuole più rivedere nella vita e se lo incontra lo evita e lo tratta con freddezza. Ecco i fischi sono l’equivalente di una “riprovazione morale”.

E qui vendiamo alle due considerazioni finali. La prima: Bonucci pur di evitare contestazioni allo Stadium è andato dalla curva a chiedere scusa. Sempre Bonucci, pur di evitare contestazioni a San Siro, ha preferito restare in panchina. Come diceva il maestro Manzoni, il coraggio se uno non ce l’ha non se lo può dare.

La seconda: nello stadio che lo ha fischiato, Bonucci è stato il capitano della Nazionale che per la prima volta dopo quasi 60 anni non si è qualificata per i Mondiali. Dare giudizi a chi ogni volta riempie San Siro per sostenere la squadra non è proprio il caso".