Il Tempo - Ubaldo Righetti: "Rincorsa Scudetto difficile per la Roma. Garcia miglior tecnico tra i nuovi, ma Conte..."

L'ex difensore della Roma, Ubaldo Righetti, oggi opinionista di RaiSport, ha parlato del derby capitolino sulle colonne del quotidiano "Il Tempo": «La classifica rappresenta i valori reali, che sono molto diversi, ma non vuol dire niente in una gara come il derby, dove conta l’aspetto mentale. La Roma è più quotata, sulla carta è la favorita: devi giocartela però».
Con Totti o senza?
«Lui la giocata te la garantisce, forse non i 90 minuti».
Con Florenzi e De Rossi sarebbero tre i romani in campo, teme un crollo nervoso?
«No, può anche essere un valore aggiunto la loro determinazione. E poi Totti sa valorizzare giocatori come Florenzi, che amano correre tanto e buttarsi negli spazi. È come Perrotta».
Meglio un centrocampo muscolare con Nainggolan o più qualitativo con Pjanic?
«L’importante è averceli. Pjanic può fare la differenza anche solo in 20-25 minuti. Garcia sa sfruttare le sue risorse, è bravo nei cambi».
È stato bravo anche a non rispondere a Reja?
«Ha fatto una battuta infelice, si perde tempo a rispondergli. Meglio parlare di tattica».
Facciamolo, allora. Per tamponare la velocità della Roma, consiglia alla Lazio una difesa a tre o a quattro?
«La Roma costringe spesso gli avversari a giocare bassi, perciò dipenderà dalla Roma e non dalle scelte di Reja. Se sarà a tre, e quindi a cinque, sarà per tutelarsi. Prevedo una partita di copertura e ripartenza, ma può essere rischioso. Senza Biglia al centrocampo giocherà Onazi: aumenta il dinamismo, ma mancherà d’esperienza».
E i tre davanti?
«Keita ha frequenza di passo ed è sfrontato nel senso positivo, Candreva sappiamo quanto sappia sfruttare la corsia e Klose non lo scopriamo certo adesso. La Roma deve cercare di non fargli arrivare il pallone».
Chi vince?
«Mi auguro la Roma: 1-0, gol di De Rossi».
Per lei chi è il miglior tecnico della serie A?
«Garcia è il migliore dei nuovi, ma Conte si sta confermando per il terzo anno consecutivo e non è semplice».
Lo scudetto è già suo?
«È una rincorsa difficile, ma finché la matematica non ti condanna... non bisogna abbandonare l’obiettivo».