Giaretta (ds Watford) a TMW Radio: "Pereyra? Aveva raggiunto un livello alto alla Juventus e ora a 29 anni ha l'età giusta per essere un giocatore molto importante"

23.10.2020 22:00 di Andrea Bargione Twitter:    vedi letture
Giaretta (ds Watford) a TMW Radio: "Pereyra? Aveva raggiunto un livello alto alla Juventus e ora a 29 anni ha l'età giusta per essere un giocatore molto importante"
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© foto di Federico Gaetano

Ds Watford: "Sema con noi per la Premier. Deulofeu tra i top-10 in Serie A"

Il ds del Watford, Cristiano Giaretta, ha parlato in diretta a Stadio Aperto, in onda su TMW Radio condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini: "L'esperienza inglese è affascinante e formativa, sono contento di essermi trovato qui al momento giusto: mi sento l'età giusta. Le cose stanno andando abbastanza bene, c'è da lavorare molto. Il Championship è affascinante ma anche intenso, lungo e competitivo: il nostro obiettivo è quello di tornare in Premier League, una sfida importante ma credo che abbiamo la rosa adatta per fare questo tentativo".

Davvero siete nel sesto campionato d'Europa?
"Adesso purtroppo dal punto di vista ambientale tutti i tornei più o meno si equivalgono con gli stadi chiusi, ma c'è grande passione e competitività nella Championship, è difficile vincere il campionato: 46 partite una in fila all'altra, più eventuali playoff. C'è molto agonismo, e di contro devi lottare fisicamente contro tutti: non c'è un gap grande come può esserci nella Serie A italiana".

Cosa ci dice di Joao Pedro?
"Molto interessante, ha grandissima qualità, tecnica e fisicità. Un giocatore completo per ambire ed arrivare ad altissimo livello. Essendo un 2001 è molto giovane, ma con noi si sta già comportando da leader e giocatore maturo. Ha nelle corde e nei piedi la porta, è un finisher. Alcuni club lo hanno individuato: l'importante è che continui a lavorare per dimostrare il suo valore".

Dei tre rientranti dal Watford all'Udinese (Pereyra, Pussetto e Deulofeu) chi può dare di più?
"Avevano già giocato tutti in Serie A, non credo avranno problemi di ambientamento. Sono stati tutti presi perché hanno una prospettiva importante: io Deulofeu lo metto tra i primi dieci attaccanti del campionato italiano, e sono sicuro che dimostrerà il suo valore. Pereyra aveva raggiunto un livello alto, era arrivato alla Juventus, e secondo me a 29 anni ha l'età giusta per essere un giocatore ancora molto importante. Pussetto a differenza loro deve invece ancora dimostrare qualcosa, adesso ha questa bella chance: domenica col Parma ha fatto già un gol difficile... Fatico a sceglierne uno, ma ci aspettiamo di aver rinforzato l'Udinese e grandi cose".

Ken Sema è tornato a Londra...
"Il ritorno in Championship non è un freno alla sua carriera, anche perché è un calciatore di altissimo livello: è tornato con grandissimo entusiasmo, e vuole vincere assieme ai compagni il campionato. Vorrebbe consacrarsi in Premier League: il gruppo sa della sua importanza, quest'anno ci vogliono un po' di sacrifici e di vedere la determinazione per tornare in Premier".

In Championship tutto regolare col protocollo?
"Qui siamo stati un po' più fortunati, abbiamo ad esempio meno dei casi che sta registrando la Serie B. Ne avevamo avuti due nel corso della scorsa estate, fortunatamente ad ora non sembrerebbero esserci ricadute. I giocatori devono essere responsabili per loro stessi e prendere le precauzioni del caso, perché queste aiutano molto, come la mascherina".

I giocatori sentono come un peso le convocazioni in Nazionale?
"Non credo. I nostri vanno con lo stesso impegno, anche se è chiaro che viaggiare oggi sia più difficile. L'entusiasmo della Nazionale però rimane sempre: purtroppo è il calcio in generale ad essere diverso, senza i tifosi. Riavere i tifosi allo stadio sarebbe il passo più importante".

Ci racconta il vostro allenatore, Vladimir Ivic?
"Lo conoscevamo dal punto di vista tecnico, e poi si è rivelato di larghe vedute, capace di condividere un progetto di lavoro con una mentalità ben precisa. Vincente. Negli ultimi due anni col Maccabi Tel-Aviv ha perso una partita sola, e riesce a trasmettere voglia di vincere, oltre a pretendere la disciplina nello spogliatoio. Come persona, professionista ed allenatore lo reputo capace: siamo soddisfatti della scelta fatta"