Gasperini: "Settimana difficile. Non rischierò Wesley. Su Dybala..."

Gasperini: "Settimana difficile. Non rischierò Wesley. Su Dybala..."TuttoJuve.com
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di Redazione TuttoJuve

Gian Piero Gasperini, tecnico della Roma, ha presentato la sfida di Cagliari in conferenza stampa. Le sue parole riprese da vocegiallorossa.it:

Le chiedo, come sempre, un po' di aggiornamenti perché è stata una settimana di lavoro. In che condizioni si trovano due o tre giocatori? In primis Angelino, che è tornato ieri ad allenarsi: che valutazione fa su di lui in prospettiva? E poi le condizioni di Dybala e Ferguson.
«Allora, Angelino ha avuto questo problema, sono passati due mesi, sono veramente tanti. Però non posso fare una previsione perché questo non è stato un problema né muscolare né articolare, quindi è stato fermato. Adesso, ieri evidentemente gli esami sono andati bene, ieri è stato rimesso con la squadra e ha ricominciato ad allenarsi. Devo dire che in questo periodo, soprattutto nelle ultime settimane, si è allenato individualmente ma abbastanza bene, quindi penso che sia più una situazione dettata dai medici, quando daranno il placet per poter essere utilizzato. Il resto non è stata una settimana semplice, perché abbiamo avuto un po' troppi acciacchi, influenze e cose varie che hanno toccato un po’ troppo i giocatori, tipo Koné e El Ayanoui, che dobbiamo ancora valutare oggi. Wesley, che probabilmente, non credo, rischieremo domani, però vediamo oggi pomeriggio. Poi ci sono state le influenze di Badanzi, Dybala… insomma è stata una settimana non come speravo. Però, poi tutto il resto invece sono degli highlander e questi non mollano mai, sono sempre belli presenti. Oggi cercherò di portare tutti comunque, però poi dopo la valutazione su chi gioca domani, visto che abbiamo anche poi giovedì una partita a Glasgow e poi lunedì con il Como, insomma abbiamo tre partite in una settimana, quindi possiamo valutare meglio».

Ci saranno 10 partite in 40 giorni, quindi la Roma giocherà praticamente una partita ogni 4 giorni. C’è la Coppa d’Africa che vi priverà di due titolari, ci sono questi acciacchi. Le chiedo se si sente di avere la rosa a disposizione per affrontare tre competizioni, considerando anche la Coppa Italia, e se in quei giocatori che hanno giocato meno vede la fame di voler scalare le gerarchie.
«No, la rosa numericamente è sufficiente in questo momento. Sono tutti acciacchi di qualche giorno. L’unico infortunato in questo momento che è fuori è Dovbyk, quindi la rosa in questo momento è al completo. Poi, c’è sempre qualche situazione, magari qualcuno sta meglio di altri. Anche Dovbyk è sulla via della guarigione. Numericamente è sicuramente una rosa completa. Quei giocatori che hanno giocato meno, però, stanno dando tutte delle belle risposte. Per cominciare non solo da Ghilardi, ma lo stesso Ziolkowski, lo stesso Baldanzi, lo stesso Pisilli, che sono i giocatori più giovani e italiani. Sono molto contento di loro, sicuramente avranno sempre più spazio. No, numericamente la rosa è in grado di affrontare quello che deve fare e continuare ad avere un rendimento molto alto in quel nucleo molto forte che è stato fino adesso. Invece dobbiamo alzare il rendimento su alcuni giocatori, soprattutto in attacco, che hanno avuto poca presenza, poca incisività e continuità fino adesso. Da Dovbyk, a Ferguson, a Bailey a Dybala. Per motivi diversi, è chiaro, sono quattro giocatori molto importanti che, se riusciamo ad avere un po’ più di rendimento e di continuità, soprattutto, ci daranno sicuramente un ulteriore margine per fare anche meglio».

Lei ci ha spiegato e poi ci ha fatto vedere anche in campo come si può giocare senza un centroavanti di peso. Ha intrapreso quella strada con Dybala, poi Baldanzi, e poi con il Napoli abbiamo rivisto Ferguson. Come spiega questa scelta, questo ritorno all'inizio?
«Come ho già detto dall'inizio, il problema di Dybala è solo che stia bene e possa giocare. Altrimenti non può giocare né lì, né da altre parti. Se sta bene, il problema è che ha fatto quella serie di partite fino a Milano, che sono state anche molto positive, ma sono state 3 o 4, e poi dopo c’è stato questo stop. Quindi, su Dybala, riguarda solo la possibilità di poterlo avere al meglio. Questa settimana è rimasto fuori, fino ad oggi farà il primo allenamento con la squadra, è stato fuori per questa influenza di cui è stato colpito. È rientrato ieri facendo un po’ di differenziato, oggi si allena con la squadra è chiaro che Dybala è un giocatore molto forte. Però dobbiamo cercare di avere la continuità. Magari l’ha avuta a sprazzi, e in questo periodo non l’abbiamo avuta. L’abbiamo avuta solo fino a Milano, e si vedono anche i risultati. In realtà può giocare in tanti modi, in base alle caratteristiche che hai. Ha fatto bene Baldanzi a Cremona e anche domenica con Napoli. Ha avuto un’occasione che si è costruita, la più pericolosa. È un ragazzo che dà delle belle risposte e poi non ha propriamente il suo ruolo, lo sappiamo. Abbiamo avuto fuori Ferguson, abbiamo avuto fuori Dovbyk. Dybala ha ricoperto quel ruolo, ma poi, in un certo punto, è venuto a mancare. L’ha fatto molto bene, e tra tutti l’ha fatto anche bene. Per giocare con lui come centravanti devi giocare in un certo modo. Se ci gioca Ferguson o Dovbyk, ci sono altre caratteristiche. Ma questo, per me, questo è il bello del calcio».

Prima informazione quasi di servizio: El Aynaoui e Ndicka saranno disponibili per Roma-Como? Oppure no?
«Eh, su questo non ho ancora certezza».

Le vorrei chiedere cosa cerca, cosa vuole da Baldanzi e Dybala, che sono giocatori con caratteristiche diverse da Dovbyk e Ferguson, quando giocano lì. È chiaro, lei ha detto, la Roma è diversa, bisogna fare cose diverse. Se mi può spiegare che tipo di lavoro diverso cerca dall'attacco, chiamiamolo "leggero".
«Nel momento in cui ti vengono a mancare contemporaneamente Ferguson e Dovbyk, vai a cercare, nella rosa che hai, l’adattamento migliore. Quindi cosa vai a cercare? Vai a cercare la rapidità, la tecnica, i triangoli, la palla terra. Se pensi anche al gol che è stato annullato a Pellegrini a Cremona, Baldanzi ha fatto una giocata... È chiaro che con quelle caratteristiche vai a cercare di mettere al meglio le caratteristiche di quei giocatori. Se ne hai altri, con altre caratteristiche, cerchi di sfruttare quelle che sono le caratteristiche migliori. Però, nella nostra rosa, in questo momento, se mancano quei due giocatori, è chiaro che quelle che hanno la caratteristica migliore, secondo me, anche rispetto a Soulé oppure a Pellegrini, vanno a fare quel ruolo. Non che loro non lo possano fare. Lo può fare chiunque con le proprie caratteristiche».