Coppa d'Africa ogni quattro anni dal 2028, la decisione divide i ct: "È una mancanza di rispetto"

Coppa d'Africa ogni quattro anni dal 2028, la decisione divide i ct: "È una mancanza di rispetto"
Oggi alle 16:15Altre notizie
di Alessandra Stefanelli

La Coppa d’Africa si ferma per il giorno di Natale, con la fase a gironi pronta a riprendere domani, ma lo stop offre l’occasione per riflettere su un tema che sta facendo discutere tutto il continente. L’annuncio del presidente della CAF, Patrice Motsepe, secondo cui dal 2028 il torneo si disputerà ogni quattro anni anziché ogni due, ha infatti aperto un acceso dibattito tra tecnici, dirigenti e giocatori.

La modifica, motivata dalla necessità di armonizzare il calendario calcistico mondiale, ha immediatamente spaccato il fronte africano. Da una parte chi la considera una mancanza di rispetto per la tradizione del calcio africano, dall’altra chi intravede una possibile crescita in termini di visibilità e prestigio internazionale.

Tra i più critici ci sono i commissari tecnici di Mali e Uganda, i belgi Tom Saintfiet e Paul Put. “Dal 1957 l’Africa organizza la Coppa ogni due anni, ora dicono ogni quattro. Non è giusto, l’Africa va rispettata”, ha dichiarato Saintfiet, puntando il dito anche contro la FIFA e le sue competizioni. Il tecnico ha inoltre denunciato i problemi legati al rilascio dei giocatori da parte dei club europei: “Due dei miei si sono infortunati proprio nell’ultima partita con il club”.

Più equilibrata la posizione del ct del Marocco, Walid Regragui: “Ci sono aspetti positivi e negativi. Il formato biennale ha aiutato molte nazionali a crescere o a ricostruirsi rapidamente”. Sulla stessa linea anche il tunisino Samir Trabelsi, che parla di “una nuova sfida per staff e giocatori davanti a un pubblico sempre più numeroso”.

A sorpresa, tra i sostenitori del cambiamento si è schierato il capitano dell’Algeria, Riyad Mahrez: “Penso che renderà la competizione più attraente”.

Il dissenso, però, emerge anche all’interno della stessa CAF. Una fonte ha rivelato all’AFP che il comitato non sarebbe stato consultato prima dell’annuncio: “Siamo rimasti sorpresi, perché la decisione solleva questioni organizzative che richiedono discussioni approfondite”.