Real Madrid, l’effetto Alonso non decolla: spunta Klopp, ma il Lipsia chiude la porta

L’avventura di Xabi Alonso sulla panchina del Real Madrid sta prendendo una piega più complessa del previsto. Dopo la chiusura del ciclo Ancelotti, in estate il club aveva puntato sul tecnico basco per avviare una nuova era tattica, sull’onda dello straordinario lavoro svolto al Bayer Leverkusen. Le aspettative erano altissime, ma il contesto del Bernabéu si sta rivelando ben più impegnativo.

I risultati, almeno sulla carta, non sono disastrosi: Real secondo in Liga e ancora in corsa in Champions League. Eppure, le difficoltà nella gestione dello spogliatoio iniziano a pesare. In particolare, Alonso è finito nel mirino per la convivenza non semplice del quartetto Vinicius, Mbappé, Bellingham e Rodrygo, e per una linea manageriale rigida, che non contempla corsie preferenziali per i grandi nomi. Una scelta di principio che, però, al Real rischia di diventare un boomerang.

In questo clima, in Spagna iniziano a circolare voci su possibili alternative, e tra i nomi che tornano ciclicamente d’attualità c’è quello di Jürgen Klopp. Un profilo di caratura internazionale, capace di gestire stelle e pressione, che piace da tempo ai vertici blancos.

Tuttavia, l’ipotesi resta al momento solo suggestiva. A spegnere le speculazioni ci ha pensato Oliver Mintzlaff, CEO del RB Lipsia, intervenuto ai microfoni di Bild. Mintzlaff ha chiarito che nel contratto di Klopp non esiste alcuna clausola rescissoria, sottolineando il forte legame del tecnico con il progetto Red Bull:
“Ha permesso alla squadra di compiere un vero salto di qualità e ha trovato un equilibrio eccezionale tra il suo sostegno sul campo e il margine di manovra lasciato al club. Jürgen si sente a casa, ha già imparato moltissimo e il suo impegno nei nostri confronti è totale”.