Casarin: "L’arbitro deve capire la partita, non comandarla. I ‘rigorini’ rovinano il calcio"
Ospite di 'A Pranzo con Chiariello' su Radio CRC, l’ex arbitro internazionale Paolo Casarin ha offerto una lunga riflessione sul ruolo dei direttori di gara e sull’evoluzione del calcio moderno: "Il mio rapporto con i giocatori è sempre stato buono. L’arbitro fa parte della partita e deve capirla, non comandarla. È stato un errore storico della FIFA del Novecento imporre la logica del “Io comando in campo”. L’arbitro deve usare il dialogo e la fermezza, ma senza autoritarismo".
Casarin ha poi criticato l’eccesso di decisioni arbitrali legate al VAR e alla gestione dei rigori: "I rigorini non ci devono stare. Una finale mondiale non può essere decisa da un episodio dubbio. Ai miei tempi si concedeva un rigore ogni quattro partite, oggi se ne vedono troppi e spesso sono dei regali".
Sulla tecnologia, l’ex fischietto è netto: "Il VAR deve correggere, non cancellare l’arbitro. L’arbitro di campo vede intensità e velocità che la TV non può percepire".
Infine, un invito a riscoprire l’essenza del gioco: "Il calcio è un gioco forte, veloce e sociale. Non va stravolto. Tu meriti di fare gol se superi l’avversario, non per un rigorino o un intervento del VAR".
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