Capuano: "I primi 60 giorni di Comolli alla Juventus: bloccato dagli errori del passato ma ora..."

Nel suo editoriale per Panorama, Giovanni Capuano ha parlato dei primi 60 giorni di Comolli alla Juventus: "Come sono stati i primi 60 giorni di Comolli? I critici sottolineano l’apparente assenza di una linea strategica nelle mosse dei bianconeri sul mercato. La verità è che il direttore generale pescato dal Tolosa sta affrontando una serie di blocchi e problemi, ereditati dal passato, difficilissimi da risolvere e sui quali non ha responsabilità. Al netto degli entusiasmi e delle coperture mediatiche dell’estate 2024, quello che è emerso in maniera chiara è che la rivoluzione di Giuntoli e Thiago Motta ha scaricato sulle stagioni successive un peso enorme in termini economici, divenuto insostenibile visto che in campo il frutto degli investimenti non si è visto. Anzi. Questo è il contesto in cui sta lavorando Comolli. Gli errori di Giuntoli (e Thiago Motta) sul mercato delle ultime due stagioni pesano sul bilancio della prossima annata della Juventus per oltre 50 milioni di euro tra stipendi e ammortamenti di cartellini di calciatori fuori dal progetto. Esuberi difficili da piazzare perché, in molti casi, arrivati a Torino con quotazioni fuori mercato. A questi si aggiungono altri 70 milioni di euro (mal contati) eredità delle gestioni precedenti.
Totale: 120 milioni di euro immobilizzati. Impossibile, così, operare sul mercato avviando un nuovo ciclo, il terzo consecutivo dal 2023 a oggi. Nella Juventus di oggi fa tutto o quasi Comolli. Qualche errore l’ha commesso, come il tentativo di vendere in fretta e furia e con una valutazione discutibile Mbangula e Weah in Premier League. Risultato? I due si sono ribellati e Weah è diventato un caso aperto. Il manager francese sta cercando di scrivere nuove regole nel rapporto con calciatori e agenti, ma la sensazione è che oggi non abbia il coltello dalla parte del manico e che, soprattutto, non possa averlo. Dunque, il giudizio è sospeso perché sarebbe ingeneroso pretendere da lui la risoluzione della montagna di problemi lasciati dagli altri. Ma il tempo scorre e da qui in poi la responsabilità sarà sua e di nessun altro".