Cabrini: "Mi sono operato ieri, il calcio ti presenta il conto. Alla Juve 13 anni meravigliosi. Sull'Avvocato e Boniperti...."

Cabrini: "Mi sono operato ieri, il calcio ti presenta il conto. Alla Juve 13 anni meravigliosi. Sull'Avvocato e Boniperti...."TuttoJuve.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Ieri alle 22:30Altre notizie
di Redazione TuttoJuve

L'ex terzino della Juventus, Antonio Cabrini, è stato intervistato da Hoara Borselli per Il Giornale. Ecco le sue considerazioni sintetizzate da Tuttojuve.com: "Come sto? In un letto d’ospedale. Mi sono operato ieri. Protesi alle ginocchia. Sono le conseguenze di tanti anni di calcio. Alla fine il calcio presenta sempre il conto". 

Sul suo passato alla Juve: "13 anni meravigliosi. Che rapporto ha avuto con Gianni Agnelli? Quando la Juve stava per portare Vialli dalla Cremonese mi chiese di incontrare Vialli a casa mia a Cremona. Ci incontrammo lì da me, ma poi non se ne fece niente. Vialli andò alla Samp. Boniperti? Era un presidente ma era anche un ex calciatore che aveva giocato 440 partite con la Juve… E non gliene raccontavi.... Quante partite ho giocato nella Juve? 440 anch’io. Il primo incontro con Boniperti? Arrivo a 18 anni a Torino e vado in ritiro a Villar Perosa. Lui si presenta la domenica alle 8 e mezzo del mattino. Nel pomeriggio aveva fatto firmare i contratti a 19 giocatori. Il mio contratto? Mi guardò e mi chiese: 'Ma tu sei qui per arrivare secondo o per arrivare primo?'. Io balbettai un po’. Lui mi disse: 'Se sei qui per arrivare secondo, quella è la porta…'. Bell’impatto. Il contratto? Niente. Dopo qualche battuta mi disse: Ok, benissimo. Puoi andare. Firma qui. Mi fece firmare in bianco per tre anni. Lo firmai. Ero generoso? Si. Nel 1986 sono alla Juve, Dopo tre partite mi spacco il crociato. 'Presidente cosa facciamo? Io gioco col crociato rotto'. E lui mi dice: 'Bravo'. Un tutore d’acciaio con una ginocchiera che lo nascondeva, e gioco così tutto il campionato. All’ultima partita faccio gol alla Fiorentina. Poi il ginocchio se ne va da una parte e la gamba dall’altra. E allora mi faccio operare. Lui mi viene a trovare in ospedale, tira fuori dalla giacca un pezzo di carta e mi dice: 'Questo è il tuo contratto per l’anno prossimo. Non mi importa se giocherai o non giocherai. Il contratto è qui. L’ho firmato in bianco, la cifra mettila tu… Ti sei fidato di me, ora mi fido di te'. La mia vittoria più bella? Sono tre. La seconda èilmondiale. La prima è stata il trofeo Albertoni, si giocava con tutte le giovanili. La terza è l’intercontinentale con la Juve a Tokyo".