Bucchioni: "La vera Juve di Sarri verrà fuori in primavera e se sarà così ci divertiremo"

19.11.2019 23:30 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
Bucchioni: "La vera Juve di Sarri verrà fuori in primavera e se sarà così ci divertiremo"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il giornalista Enzo Bucchioni è intervenuto a Radio Sportiva. Ecco le sue parole:

SUGLI ARBITRI - "Spero che Rizzoli sia riuscito a far calmare gli animi bollenti. Ho la sensazione che gli allenatori non conoscano neanche le regole, le domande di oggi sono state imbarazzanti e la regola del fallo di mano è chiara. L'ignoranza dei protagonisti mi sconcerta. Io cercherei di semplificare questo calcio già complicato: se gli arbitri ti dicono di stare dietro la riga sui rigori devi farlo, perchè devi provare a fare il furbo? Con le immagini non la puoi passare liscia. Il rigore non può essere dato con leggerezza, deve essere rigore. Ma oggi c'è il Var: usiamolo. Il problema è il protocollo: se non sei così sicuro vai a confrontarti con le immagini, che possono aiutarti. Sui rigori la strada potrebbe essere quella di equipararli ai tiri di rigore dopo i supplementari. Se segni bene, se sbagli si riparte comunque con una nuova azione, così eviteresti tutte le polemiche che ci sono state"

SUL CAGLIARI - "Il Cagliari può arrivare fino in fondo, se in Europa o no si vedrà, ma ha dei valori di fondo ed è stato rinforzato gradualmente. A centrocampo ci sono giocatori che pochi hanno, c'è un contesto di positività che aiuta ma non si devono sentire arrivati"

SU PIATEK - "Piatek deve ritrovare umiltà e voglia di lavorare, anche se lui ha bisogno di ricevere palle dal fondo e giocare più in contropiede. E' un giocatore normale che può fare bene ma non è il campionissimo che si pensava"

SUL PROIETTILE PER CONTE - "E' il gesto bruttissimo di un mitomane, vorrei derubricarlo ma ci deve far riflettere e far capire dove stiamo sbagliando: stiamo tutti più cauti, con gli occhi bene aperti ma senza fare catastrofismi e senza avvelenare il clima"

SUL TORINO - "Pensavo che il Torino potesse ambire ad entrare in Europa dalla porta principale perchè sta lavorando a un progetto da due anni: quando hai una base di lavoro solida e immetti un giocatore come Verdi devi ripartire, invece le certezze si sono sciolte"

SULLA JUVENTUS - "Per la Juventus non poteva essere automatico il passaggio dalla cultura storica del vincere come primo obiettivo alla cultura del vincere attraverso il bel gioco. Si è visto qualcosa, la squadra sta apprendendo ma cambiare la mentalità è difficile. La Juventus ha bisogno di tempo, deve arrivare al godimento nel giocare in quel modo: ci vuole umiltà per cambiare il modo di giocare, ma questa strada è stata avviata e credo che la vera Juve di Sarri verrà fuori in primavera. Se sarà così ci divertiremo"