Argentina, si indaga sul presidente Tapia per riciclaggio: Fifa pronta a intervenire
Riciclaggio di denaro: è l'accusa nei confronti dei vertici della Federazione argentina, compreso il presidente Claudio "Chiqui" Tapia, il suo collaboratore Pablo Toviggino, assieme al tesoriere aggiunto Luciano Nakis. L'inchiesta scuote il calcio argentino e potrebbe mettere a rischio la partecipazione dei campioni del mondo in carica al prossimo Mondiale 2026, anche se l'ipotesi resta remota. Il quartier generale del'Afa e diversi club sono stati perquisiti nell'ambito di sospette operazioni finanziarie.
CIFRE E IMMOBILI DI LUSSO – Secondo La Nacion, i tre uomini accusati avrebbero accumulato cifre consistenti e immobili di lusso, auto d'epoca e un elicottero, beni intestati tutti a prestanome. Le perquisizioni riguarderebbero anche la società finanziaria Sur Finanzas, sponsor di alcuni club e della nazionale, sospettata di evasione fiscale per un ammontare attorno ai 500 milioni di euro. La Fifa potrebbe decidere di escludere l'Albiceleste dal torneo se venisse confermato un coinvolgimento diretto della dirigenza nelle irregolarità presunte. "La decisione spetta alla giustizia – evidenza La Nacion, storico quotidiano argentino fondato a Buenos Aires nel 1870 – ricordando che l'esito dell'indagine determinerà se Tapia e i suoi collaboratori manterranno in essere le loro rispettive cariche in federazione".
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