TUTTOJUVE GIRLS- TUTTOJUVE VI PRESENTA: ERICA MUSSINI

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Oggi vi presentiamo Erica Mussini: "Mi chiamo Erica, ho 23 anni e sono juventina da quando sono nata. Da piccola ero una tifosa "inconsapevole", diciamo cosi; la mia famiglia ha sempre tifato Juve ed essendo cresciuta con i colori della squadra davanti agli occhi ho imparato in fretta ad emozionarmi e ad esaltarmi per lei, la Vecchia Signora. La domenica, nei lunghi pranzi, al centro dei discorsi c'era spesso lei. Essendo femmina però non venivo troppo coinvolta nei discorsi, mentre mio cugino si, lui era al corrente di tutto. Il fatto è che si pensa spesso sia inutile parlare di calcio con una donna o tentare di spiegarglielo. La maggior parte crede che non sia proprio nel nostro DNA. Quindi guardavo il calcio con occhi diversi, faceva parte della mia famiglia ma non avevamo grandi rapporti questo è vero. Ma tifavo. Ero contenta se si vinceva e tutti erano sorridenti. Ho imparato presto come una sconfitta può rendere storta anche la più bella giornata di sole. Crescendo ne ho capiti anche i motivi.
E' un coinvolgimento totale, quello per il calcio, emozioni, testa e cuore. Si passa il tempo prima della partita a vedere le probabili formazioni, a leggere i commenti, a discutere della partita, magari a giocare qualche schedina (ehm..). E dopo le infinite discussioni su quel gol perfetto o su cosa è andato storto.
Il 5 maggio 2002 ero come sempre in famiglia: era la comunione di mio cugino più piccolo ed il ricevimento si era tenuto in casa di modo che si potesse guardare la partita. Al gol di Trezeguet mi sono catapultata a un palmo dallo schermo fra le urla e l'eccitazione generale. Poco dopo Del Piero...e li fu la fine! Increduli, tutti ci abbracciavamo e da li i festeggiamenti sono stati molto più intensi, senza nulla togliere alla Comunione, certo. Ecco, quel giorno ho realmente compreso a che livello il calcio e la tua squadra del cuore possono farti stare bene e possono farti sentire parte di qualcosa. Alla fine tifare è per me anche qualcosa che dà un senso di appartenenza. Fai parte di qualcosa di molto più grande di te, di una famiglia da sostenere, e sostenere sempre, fra alti e bassi, in A o in B, se si fa gol o se si sbaglia.
Crescendo, ho avuto modo di capirci di più di calcio e di non limitarmi più al solo tifo passivo. Ho avuto accanto persone che si sono impegnate per farmi capire come funziona, spiegarmi meglio alcune cose tecniche. Mi sono interessata alla storia della mia squadra, ho rivissuto i momenti più belli attraverso i video o i racconti di altri. Ho imparato che non si deve mai dar contro ai giocatori, che hanno bisogno della nostra fiducia. Ho iniziato a cercare lo stadio per vivere più direttamente questa mia passione. Sono stata in trasferta a Genova l'anno scorso. A San Siro in tribuna d'onore quest'anno, godendomi a un passo dal campo la partita più discussa della stagione. E ho avuto anche il piacere di vivere l'emozione dello Juventus Stadium, per Juve - Udinese, sotto una neve incredibile che però non ci ha impedito di godere di una grande partita; quello stadio scalda veramente gli animi e fa perdere la voce.
Insomma, io della Juventus sono proprio innamorata: "tutta la settimana io penso solo a te", è proprio cosi. In ogni discorso ci finisce sempre LEI.
Mi fa esaltare, mi fa trattenere il respiro, mi fa urlare, mi fa emozionare. Non mi perdo una partita ormai. Mi metto li, con la mia maglia di Matri, e aspetto il fischio d'inzio. Ed è un momento bellissimo della settimana, perchè stacco da tutto e tutti. Se posso, mi prendo la mia pizza preferita d'asporto e mangio davanti alla tv. Non c'è niente di meglio.
I ragazzi ancora non credono che sia davvero tifosa. Tifose occasionali ce n'è troppe. Alcuni provano a trarmi in inganno, chiedendomi qualche risultato, i nomi dei calciatori o la formazione, ma è inutile. Se parlo è perchè so di cosa sto parlando. Le ragazze invece, beh, molte non capiscono cosa ci trovi e si limitano a parlare della bellezza dei giocatori. Non vedono, perchè non vogliono vedere, la bellezza di un gol alla Del Piero, o di una punizione di Pirlo, i movimenti fluidi, i passaggi perfetti, la meraviglia di quando un giocatore riesce a dribblare l'avversario e se ne va con la palla...e tanto altro. A me piace il calcio, tutto, anche la terza categoria, ma la Juve è uno spettacolo, lei fa battere il cuore.
Si dice che nella vita si cambia tutto, ma non la squadra. Beh, non c'è nulla di più vero al mondo. E' cosi, punto.
Grazie Juventus per le emozioni che mi dai, per rendere speciale un week end in cui non è successo molto, per le amicizie che grazie a te ho stretto, ma soprattutto per avermi insegnato che nella vita bisogna crederci sempre e arrendersi MAI".
PROFILO
ERICA MUSSINI
data di nascita: 22/02/1989
luogo di nascita: Voghera (Pv)
residenza: Voghera (Pv)