SOTTOBOSCO - La solita Juve, non parliamo di miglioramenti. Lo strano momento dei due fuoriclasse, tra presente e futuro. Rebus Arthur. Pirlo, Paratici e la rosa: chi resta e chi può uscire
Due vittorie e sei punti incamerati. Per continuare ad “esserci” nella corsa per un posto in Champions. Eviterei di parlare di Juventus “migliorata“. Gioca un tempo poi si appisola. Spesso dagli spogliatoi proprio“ non rientra“. I difetti sembrano endemici. Gli errori, grossolani: nella lettura del gioco, in fase di impostazione, in fase difensiva e anche nelle conclusioni. Oggi ha segnato il texano, l'unico dei cinque del centrocampo a segno con discreta continuità. Il brasiliano merita un capitolo a parte: incapace di verticalizzare persino in superiorità numerica. Un tocco, due, tre: avvitamento a 180 gradi e infine un passaggio di un metro. La sublimazione del “nulla“. Uno dei tanti rebus di questa Juventus.
Alla quale Pirlo è approdato con la sfortuna di aver trovato una squadra sfinita da nove scudetti consecutivi, mal assemblata, con giovani inevitabilmente impreparati alle pressioni alle quali (storicamente) un giocatore della Juventus viene sottoposto. Da parte della società deve esserci la consapevolezza che sono buoni giocatori: non dei fuoriclasse. Quello (stagionato) che porta la maglia numero 7 sta vivendo un momento strano: sbaglia gol banali, è nervoso, forse sta valutando il suo futuro. L'altro, quello con la numero 10 (a corto ancora di condizione) sembra avviato a svuotare l'armadietto. Bestialità tecnica Quanto (dal punto di vista contrattuale) logica . Se le richieste del suo agente sono quelle (esose) riportate dai media.
La Juventus va rimodellata. Le somme si tireranno alla fine e le sorprese non mancheranno C'è un nucleo attorno al quale ricostruire: il polacco, il texano, Bonucci, Demiral, De Ligt , Danilo, Cuadrado, Chiesa, Kulusevski, Morata (se l'Atletico farà uno sconto sul riscatto). Ronaldo è un caso a parte. Dybala un caso delicato. Arthur è come il celebre “cubo": da qualsiasi parte lo giri ti incasini. Se lo cedi fai un bagno. Ma se lo tieni rimane l'equivoco di un giocatore che "pensa“ un calcio che in Italia non ha cittadinanza. Gli altri per varie ragioni (ambientali, anagrafiche, contrattuali) sono verosimilmente sul mercato. Con chi sostituirli? Non sarà semplice. Resterà Paratici? E resterà Pirlo? Non sono Nostradamus, ma direi che tutto dipenderà dalla qualificazione per la Champions e dalla finale di Coppa Italia. L'Inter viaggia in classifica con un vantaggio superiore alla doppia cifra. Alla Juventus hanno difficoltà ad ammettere gli errori. Ma è probabile abbiano gli zebedei incandescenti, considerato a “chi“ hanno consegnato lo scudetto . Qualche cosa accadrà. Anzi: più di una. Magari persino che Gabriele Gravina, infine riveli: il motivo per il quale la federazione nella vicenda rinvio Juve- Napoli, abbia evitato di costituirsi al Coni .