L'IMBOSCATA - No, Rabiot no: il francese non va "reintegrato". La Juve ha ancora un'arma per convincerlo ad accettare lo United. Una possibile mina nello spogliatoio. Tommaso Mancini brucia le tappe? Vincere aiuta a vincere, ma il gioco...

19.08.2022 00:40 di  Andrea Bosco   vedi letture
L'IMBOSCATA -  No, Rabiot no: il francese non va "reintegrato". La Juve ha ancora un'arma per convincerlo ad accettare lo United. Una possibile mina nello spogliatoio. Tommaso Mancini brucia le tappe? Vincere aiuta a vincere, ma il gioco...
© foto di Andrea Bosco

No: non esiste che Rabiot possa essere reintegrato ed utilizzato alla Juventus, dopo quanto accaduto con il Manchester United. Il caso Rabiot è un caso diverso da quello di Ramsey e da quello di Arthur. Il primo era “rotto“, si sapeva lo fosse visto che nelle ultime due stagioni prima di arrivare a Torino aveva passato più tempo in infermeria che sul campo. Imprudente la Juventus a prenderlo e a fargli un ingaggio da 8 milioni a stagione. Il secondo ha limiti tattici e tecnici. Nessuno lo vuole, specie per l'ingaggio (sei milioni) che lo vede garantito a Torino. E  che nessuno è disposto a sborsare. Ma Rabiot no: Rabiot ha mercato. Non è un fenomeno, non è il giocatore che lui reputa essere. Ma è un nazionale di Francia. E' solo un buon giocatore. Ma buono lo è. Solo che Rabiot è rappresentato dalla madre Veronique:  una donna spietata. Che fa benissimo i propri interessi (commissioni) e quelli del figlio. Ma dalla quale ogni club del pianeta dovrebbe stare alla larga.  Da Parigi a Roma (Sabatini) mamma Rabiot ha confermato a Torino e a Manchester il suo modus operandi. Pretendendo 10 milioni a stagioni (tre in più rispetto a quelli che Rabiot percepisce alla Juventus  oltre a lucrosissime commissioni), ha di fatto sfregiato sia la Juventus che lo United.

Ovviamente Veronique Rabiot può chiedere la luna. Ma lo sa anche lei che si tratta di richieste fuori mercato. E quindi la ratio del discorso è che di mero ricatto, trattasi. Veronique Rabiot non vuole che la Juventus incassi i 20 milioni che lo United sarebbe disposto a versare alla Juve per avere il giocatore. Chiede  la luna perché il “sacrificio“ di non disputare la Champion's (lo United non la disputa) varrebbe appunto nella testa di madame Veronique, tre milioni a stagione. Una degnazione. Le annate di Rabiot in Italia e in Europa sono state in maglia bianconera deludenti e  modeste. Ma si vive anche di presunzione. E alcuni giocatori hanno una ingiustificata valutazione di se stessi. Tra  un anno Rabiot si libererà a zero. Ma sarebbe un pessimo messaggio da parte della  Juve al  suo spogliatoio se  Rabiot fosse “reintegrato“.

Significherebbe ammettere di risultare impotenti nei confronti di un giocatore che si è messo di traverso. Rabiot deve restare in panca per tutta l'annata anche se “piace“ ad Allegri. L'allenatore della Juventus ha il dovere di far crescere i Fagioli e i Miretti, non di assecondare le  fegatose richieste della mamma di Rabiot. Definite “oscene“ a Manchester. In un  mondo che fosse diverso dal conosciuto Barnum, Rabiot non troverebbe più un ingaggio nel calcio che conta. Al massimo negli Emirati o negli Usa, visto che ormai in Cina nessuno si azzarda andare più. 

Tenga conto la Juventus di un altro fattore. Oggi nessuno, nella tifoseria della Juventus è più detestato di Rabiot. I tifosi potrebbero fischiarlo a prescindere. Perché Rabiot alla Juve blocca l'arrivo di Paredes, indispensabile al centrocampo di Allegri. E perché alla fine ci deve pur essere un limite all'indecenza. Rabiot non è Messi, non è Ronaldo, non è Mbappè. E' un onesto mediano con un solo piede, che vede poco il gioco e quasi sempre sul campo prende decisioni sbagliate. Dovrebbe recuperare e cedere la palla a chi è capace di geometrie e di logica. Qualità che a Rabiot difettano. Ci pensi la Juve prima di reintegrarlo.

Anche se mancano Pogba e Di Maria e Chiesa, la Juve ha un'arma che potrebbe portare Rabiot a più miti consigli: il mondiale. Se stai in panca e non giochi mai, forse a novembre Deschamp potrebbe non convocarti. La vicenda Rabiot è un brutta vicenda:  Veronique Rabiot era nota nell'ambiente . Si potrebbe dire che chi “è causa del suo mal pianga se stesso“. Ma  a tutto c'è un limite. Non emarginare Rabiot potrebbe costare carissimo alla Juventus, nel tempo. Ci sono cose che “pesano“. La Juve che ha lasciato andare via a zero Bernardeschi e Dybala ha mandato un messaggio importante ai propri dipendenti. Farsi prendere per il naso da Rabiot sarebbe un messaggio esattamente contrario. Anche perché, lo dico con un cinismo che piacerebbe immagino, a madame Veronique: Allegri davvero reputa che Rabiot sia più forte, più utile di un Fagioli o di un Miretti?

In attesa della guarigione di  Di Maria e Pogba, la Juve si appresta ad affrontare la Sampdoria nel segno del nuovo acquisto Kostic, uno che dovrebbe recapitare palloni buoni a Vlahovic. Per ora Depay è “vicino“ ma non è ancora  un giocatore della Juventus . E' rispuntato il nome di Milik e un poco vengono i brividi. Di Kean e Rugani (Rovella pare andrà in prestito al Monza , a mio parere cazzata omerica)  si conosce poco. Sono sull'uscio, ma pesano i loro contratti. Paredes, causa Rabiot pare sfumato, a meno che Arrivabene non trovi una formula magica per convincere il Psg.

Certo che a Napoli con Simeone, Raspadori e N'Dombele stanno facendo i fuochi d'artificio. Tanto che mi scappello davanti al Gaga partenopeo che aveva pronosticato cose  vesuviane  da Mille e una Notte. Ma la Juve si assicurata bruciando Milan e Dortmund il talento del Vicenza, Mancini. Uno del  quale si dice un gran bene. Pare destinato all'Under 23. Ma visto che le qualità non gli mancano potrebbe bruciare le tappe e approdare in prima squadra. Allegri, ovviamente, permettendo. A proposito di Max:  vincere aiuta a vincere. Tre gol al Sassuolo fanno ben sperare. Ma vedere di giocare un tantino (non dico molto, solo un tantino) meglio, no? Nessuno pretende che allo Stadium si vada come a teatro. Si pretende (è troppo?) che un Sassuolo, non prenda per 35 minuti filati la Juve a pallate .