Tudor: “Sensazioni post Madrid sono positive. Esonero? Non ci penso. Su Yildiz e Zhegrova…”
Igor Tudor sta parlando in conferenza stampa alla vigilia della gara contro la Lazio valida per l'ottava giornata di Serie A. TuttoJuve.com sta riportando le sue parole in diretta:
Come sta la squadra?
"La squadra è motivato ed è vogliosa di fare una bella gara, sapendo il momento, conoscendo la qualità della Lazio. Ci siamo preparati in due allenamenti e domani vogliamo andare a fare una bella partita".
Sui nuovi acquisti?
"Non ci sono problemi e niente di particolare. I giocatori hanno le loro qualità e poi l'allenatore sceglie in base anche alla partita. Poi qualcuno ha bisogno di adattarsi, ma loro si allenano e danno sempre il meglio".
Yildiz come Del Piero?
"I paragoni sono delicati perché il calcio è diverso. Del Piero ha fatto la storia. Kenan è praticamente al suo primo anno da protagonista vero. Giocatore importantissimo, praticamente il più importante della rosa e gioca sempre, non è neanche facile. Uno inizia più spensierato, poi si rende conto della crescita e del percorso, anche altre squadre si accorgono dei pericoli che arrivano da lui. Giocando sempre e spendendo tante energie è normale che le prestazioni non siano sempre uguali. Anche in Nazionle ha giocato sempre, normale che uno vorrebbe farlo riposare, ha anche questo ginocchio un po' così...".
Lei come vive questo momento?
"Io sto benissimo. La mia sensazione dopo Madrid è positiva anche se abbiamo perso. Noi vogliamo provare a vincere ed essere squadra. Dobbiamo stare sul pezzo".
Quanti campioni vi servirebbero? Lei ha paura di essere esonerato?
"Non serve a nulla pensare ai campioni. Le analisi si fanno quando si finisce la stagione. Esonero? Da 0 a 10 questa paura è zero. Io mi godo tutto anche nella difficoltà ed ho tutto molto chiaro nella testa. Questo mi sta dando forza e provo a mettermi in bilico per provare a fare meglio. Io penso 24 ore al giorno a motivare e far dare il meglio alla squadra".
Come ti spieghi le difficoltà del tuo attacco? C'è poca continuità?
"David ne ha fatte tre di fila. Forse hanno bisogno di continuità sì, magari c'è bisogno di giocare con più offensivi e rinunciando a solidità difensiva e questa può essere una soluzione. Si può pensare di tutto anche ad altri sistemi, bisogna essere lucidi. Tutti vogliamo andare avanti ma anche avere solidità, c'è l'equilibrio. Se c'è fatica a fare goal si può rinunciare a qualcosa per dare qualcosa in più in un'altra zona".
La mancanza di leader è una questione generazionale?
"Sicuramente, è chiaro a tutti quanti. La personalità della nostra generazione è totalmente diversa. Trovarne uno è come oro, è raro nelle nuove generazioni. Va stimolata, non c'è un allenamento dove non sprono questa cosa. Oggi abbiamo fatto esercizi difensivi sui corner e ho iniziato a dire uno per uno a dire che sono tutti leader e devono prendersi le responsabilità. A volte si può migliorare a volte no".
Ti stai adattando alla tua squadra?
"Ogni allenatore si deve adattare rispetto alle caratteristiche della squadra che ha a disposizione".
C'è qualche leader che sta venendo fuori? C'è una critica che non ti è piaciuta?
"Critiche non le leggo. Locatelli ha personalità e c'è sempre, Perin, Thuram nel futuro. Kenan è un leader per il suo modo di fare e comportamento e per le sue qualità. Dusan anche con il suo peso e la sua personalità. David può dire qualcosa, è uno giusto che fa le cose per bene. Nelle nuove generazioni pensano prima a sé stessi, c'è meno empatia nel mondo e più egoismo e questa è un rovina, questa è un problematica generale del mondo".
Su Zhegrova?
"Lui arriva da un anno senza giocare, l'abbiamo buttato così, poi è andato in nazionale, poi ha fatto un allenamento più pesante e si è fermato subito saltando la partita. Ha questa problematica, ce l'ha, appena inizia a spingere sente subito dolore. Bisogna essere cauti, allenarlo nel modo giusto che ci può dare qualcosa, magari ultimi 20 minuti, 30 minuti. Può dare brillantezza, ma dal primo minuto io non so quando potrà giocare. In questo momento è impossibile".
A Roma con orgoglio e rabbia?
"Probabilmente si. La squadra dovrà dare sempre qualcosa di più in entrambe le fasi".
Cosa vuol vedere con Lazio?
"Tutto quello che ho detto al suo collega. Domani vogliamo fare qualcosa di più e vediamo domani che succede".
Come mai Kalulu e Kelly sono insostituibili?
"Le prestazioni come sempre. Loro fanno sempre bene e giocano sempre".
Termina la conferenza stampa di Igor Tudor
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