REVOCARE LO SCUDETTO ALL'INTER: ECCO LA SECONDA RAGIONE

06.07.2011 00:45 di  Massimo Pavan   vedi letture
REVOCARE LO SCUDETTO ALL'INTER: ECCO LA SECONDA RAGIONE
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Vi avevamo promesso dieci ragioni e dieci ragioni saranno. Da qui al 18 luglio elencheremo in modo esaustivo le dieci ragioni per cui lo scudetto all'Inter va revocato. Lunedì le motivazioni del procuratore Palazzi sull'esposto bianconero sono state svelate e sono accuse molto pesanti. Ieri abbiamo parlato del famoso "processo breve" e di come si possa tranquillamente mandare la Juventus in B in due settimane e non rispondere a un esposto in un anno. Sicuramente la lentezza ha condizionato tutte le ultime decisioni della giustizia sportiva, ma non è stata l'unica caratteristica.

Il secondo elemento che ci pone interrogativi, molto pesanti è: dove erano finite le telefonate che sono state portate alla luce da Luciano Moggi e dai suoi avvocati? Una telefonata come quella di Moratti e Bergamo per gli auguri di Natale del 2004 evidenzia un rap­porto esclusivo e diretto tra i due, dello stesso tenore di quelli che hanno avuto gli altri imputati di Calciopoli. Le intercettazioni erano state disposte dai due pm napoletani Beatrice e Narducci, e nonostante fossero state effettuate da loro, inspiegabilmente, non si è mai trovato traccia nell'inchiesta penale e nemmeno nell'inchiesta sportiva e solo lo spoglio certosino della difesa di Luciano Moggi le ha portate alla luce. Comiche poi le parole del procuratore:  "Piaccia o non piaccia agli imputati non ci sono mai telefonate tra Bergamo o Pairetto con il signor Moratti, o con il signor Sensi o con il signor Campedelli, presidente del Chievo...".

I fatti, purtroppo per qualcuno ora sono diversi, ma noi lo sapevamo già. Bergamo non mentiva quando diceva che parlava con tutti e quelle telefonate esistevano veramente. Perchè non sono ascoltate e trascritte dalla procura? Ci chiediamo anche perchè la procura non si è ancora mossa dopo le clamorose rivelazioni dell'ex arbitro Nucini che in teoria hanno inguaiato e non poco l'Inter. Costituiscono l'unica e sola ammissione sotto giuramento di un arbitro in attività di aver avuto incontri e colloqui di lavoro con esponenti di una società. Era lecito? Queste le parole di Nucini:  "Dopo aver saputo che il figlio di Facchetti ha reso dichiarazioni sul rapporto tra Giacinto e me ho deciso di raccontare fino in fondo la realtà dei fatti. Purtroppo non mi sono state fatte domande... Ho incontrato Facchetti innumerevoli volte a Bergamo, con un rapporto stretto e confidenziale dall'estate 2002. Io non ho fatto realmente parte di detta organizzazione".

E' lecito e etico avere un informatore all'interno della classe arbitrale?

Purtroppo non siamo minimamente d'accordo con il ministro della Difesa Ignazio La Russa che dovrebbe essere ministro della difesa nazionale, non della difesa solo dell'Inter. Capiamo la sue parole di difesa verso Facchetti, ma la domanda è: dove erano finite queste telefonate? Le sue parole sull'anti-interismo poi non sono accettabili. Il calcio italiano è andato avanti per anti con il sentimento anti-juventino e Calciopoli ne è la prova.... Inaccettabili come le parole su Palazzi, non esiste la giustizia ad personam che va bene nel 2006 e non va bene adesso.

Lo scudetto andrebbe revocato, semplicemente perchè l'Inter non l'ha vinto.... Domani vi spiegheremo la terza ragione.

 LEGGI LA RAGIONE NUMERO UNO PER LA REVOCA DEL TITOLO