REALISMO OK, MA CI VUOLE PIÙ VOGLIA DI LOTTARE

Il pareggio di Bergamo e' stato accolto con sensazioni contrastanti in casa Juve. Da una parte la consapevolezza di aver ottenuto comunque un punto su un campo non semplice dove spesso in passato la Juventus aveva fatto fatica, ma allo stesso tempo anche la sensazione di avere una formazione meno competitiva rispetto al passato con tante lacune.

La sensazione più negativa viene dalla mancata capacità di creare azioni da gol, un po' come era successo ad inizio stagione a Firenze nella scorsa stagione, una partita finita pari ma che poteva sicuramente terminare con altro punteggio. Rispetto alla scorsa stagione i bianconeri non hanno disputato le coppe e sono sicuramente meno stanchi, hanno anche meno infortuni anche se a Bergamo mancavano comunque almeno quattro giocatori importanti tra titolari e rotazioni come Alex Sandro, Pogba, Vlahovic e Milik. Il 5 ottobre si deciderà per Pogba mentre Vlahovic e Milik dovrebbero tornare a disposizione per il derby. 

REALISMO OK - il realismo di Massimiliano Allegri quando parla di quarto posto e' da una parte legittimo per non creare aspettative e non caricare di troppe responsabilità un gruppo che rimane giovane e che ha bisogno essenzialmente di crescere partita dopo partita. 

VOGLIA DI LOTTARE - a questa squadra serve più attenzione e voglia di lottare oltre alla necessità di trovare nei giocatori più esperti un leader, quello che è e che poteva essere Paul Pogba se fosse a disposizione. Con lui, e non lo diciamo per trovare degli alibi, la squadra cambierebbe perché troverebbe colui che gestisce la palla è detta i tempi di gioco. Per vincere e convincere servono il mix giusto tra giovani e campioni, oggi a Torino c'è un giusto realismo ma serve di più, il derby sarà la giusta partita per mettere alla prova la voglia dei bianconeri di portare dalla propria parte una partita che sarà sicuramente difficile. 

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