MARCHISIO: "I nomi non significano nulla. Siamo più grandi dell'Inter"

«Eravamo già vicini a loro la scorsa stagione. Adesso ci siamo rafforzati E per la Champions League, con Barça e nerazzurri, ci siamo pure noi»
22.08.2009 11:45 di  Francesco Cherchi   vedi letture
Fonte: Corriere dello Sport
MARCHISIO: "I nomi non significano nulla. Siamo più grandi dell'Inter"
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Se l’anno scorso la differenza fra l’Inter e la Juve era evidente, adesso quanto è di­minuita?
«La premessa è sbagliata. L’anno scorso non c’era tanta distanza fra noi e l’Inter. Per un certo periodo, siamo stati a un passo dai nerazzurri, loro scappavano e noi li aggan­ciavamo. Poi abbiamo cominciato a perdere punti contro le squadre più piccole e l’Inter si è staccata».
Dal mercato chi esce più forte?
«Via Ibrahimovic, hanno preso Eto’o che fa gol pesanti. E’ entrato Thiago Motta che a Ge­nova ha fatto una stagione spettacolare e poi un grande difensore come Lucio. Ma noi ab­biamo messo dentro Cannavaro, Felipe Me­lo e Diego, grandi campioni».
Si può dire che la vera differenza fra Inter e Juve resta nel rapporto qualità/quantità di tutto l’organico?
«Sì, si può dire. L’organico dell’Inter è su­periore al nostro. Ma era così anche quando gli scudetti finivano al Milan e alla Juve, an­che allora la rosa migliore era quella dell’In­ter. I nomi importanti non significano vittoria sicura».
Chi è il miglior regista della serie A?
«Pirlo. Determina la qualità del Milan: quando la squadra gioca bene, il merito è suo».
In effetti da centrale, Felipe Melo sta un po’ faticando.


«E’ andato in Sudafrica per la Confedera­tions Cup, ha fatto poche vacanze, cambiato squadra e tipo di preparazione. Ma è un gran­de campione che arricchirà il nostro centro­campo ».
Forse non quanto Diego.
«Che porterà tante cose buone alla Juve. E’ fondamentale, come poteva esserlo Ronal­dinho nel Milan l’anno scorso, se avesse ri­sposto alle attese. Diego è un brasiliano vero, tratta bene la palla. Lo stiamo conoscendo partita dopo partita: sa fare la differenza».
Chi vincerà la Champions League?
«Il Barcellona ha più possibilità delle altre, grazie al suo gioco. Poi l’Inter, che si è rinfor­zata, ma anche noi puntiamo alla Coppa».
Lite Lippi-Mourinho. Che idea si è fatto?
«La stessa di Totti e Spalletti. Francesco ha detto che quello del ct era solo un pronostico, niente di più. Spalletti ha aggiunto che offen­de chi dice che quella squadra non vincerà niente, mentre è ancora in corsa per vincere qualcosa».