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TJ - PIRLO A SKY: "Più bello vincere il derby da allenatore. Dybala e Kulusevski? Mi aspetto di più da tutti. La differenza tra Cuadrado e Chiesa..."

05.12.2020 20:34 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
LIVE TJ - PIRLO A SKY: "Più bello vincere il derby da allenatore. Dybala e Kulusevski? Mi aspetto di più da tutti. La differenza tra Cuadrado e Chiesa..."
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Andrea Pirlo risponde alle domande dei colleghi di Sky. Ecco quanto raccolto da Tuttojuve.com in tempo reale:

30 novembre 2014 e oggi. Quella volta era stato Pirlo a decidere un derby alla fine. Oggi Bonucci. Stessa fatica? Il suo umore com'è?
"Più faticoso, più bello da allenatore, perchè in campo la vivi in un altro modo, mentre da allenatore è completamente diverso. Però il risultato finale non cambia, quindi la sensazione  finale è molto bella".

Nel primo tempo non avete mai tirato in porta, nonostante avesse chiesto una partita seria e importante. Cosa non è scattato e cosa è scattato nel finale?
"Quando entri in campo e perdi tutti i duelli in un derby è difficile poi che tu possa tenere in mano le redini del gioco. Nel primo tempo non siamo riusciti a essere aggressivi, a palleggiare, soprattutto a muovere la palla velocemente, quindi siamo andati un po' in difficoltà. eravamo troppo statici, non riempivamo mai l'area quando riuscivamo a trovare il giocatore nell'ampiezza e quindi poi diventa difficile con una difesa a cinque trovare la soluzione giusta. Nel secondo tempo abbiamo cambiato marcia. Ricordiamoci che il nostro dna è quello di metterci anche tanto cuore, tanta intensità e lo abbiamo messo nel secondo tempo creando parecchio, non soffrendo mai. Quando poi la squadra la chiudi nella loro trequarti dicenta tutto più semplice".

Si aspettava di più da Kulusevski e da Dybala?
"No mi aspetto di più da tutti, però capita a volte di avere giocatori che non possono dare il 100%. Però l'importante è l'atteggiamento, chi è entrato è entrato bene, con tanta voglia, con tanto dinamismo e alla fine il risultato è arrivato anche grazie a questo".

Bonucci ha detto che non è tanto un problema di testa, ma di cuore. Perchè vi sta mancando?
"Questo deve venire da dentro noi stessi, non è sempre facile arrivare al gioco tramite azioni pulite, soprattutto quando trovi una squadra molto organizzata come quella del Torino, come quella di domenica scorsa a Benevento. Quando si chiudono hai bisogno di muoverti, di trovare più spazio, attaccare più volte la profondità per liberare spazi anche per altri giocatori. Nel primo tempo non l'abbiamo fatto, mentre nel secondo con più giocatori siamo riuscitia fare molto meglio. Il cuore viene in concomitanza con quello che sviluppi in campo, quindi se ci viene a mancare quello è una grossa perdita".

C'è un'idea di gioco, c'è la qualità dei giocatori, c'è l'avversario, ma non vi potete permettere di perdere sotto il profilo dei nervi, dei contrasti, della voglia di dominare. Questo lo avete recuperato nel secondo tempo.
"Hai ragione, il nostro dna deve rimanere all'interno di tutta la squadra anche perchè tante partite diventano sporche. Abbiamo subito gol dopo pochi minuti , quindi poi la partita diventa sempre più difficile quando trovi una squadra che difende bene. Quando non riesci ad arrivare col gioco devi arrivare anche con qualcos altro, quello che ci è mancato in tante altre partite, mentre oggi lo abbiamo ritrovato con grande spirito , la voglia di raggiungere il risultato anche fino alla fine. Però noi dobbiamo migliorare sotto l'aspetto del gioco, muovere la palla più velocemente altrimenti diamo troppo agli avversari di sistemarsi. E quando giri la palla veloce poi diventa anche più facile trovare gli spazi da attaccare".

Noi oggi abbiamo ritrovato il dna della Juventus in Cuadrado e ci siamo ritrovati a ragionare sul fatto che tutte le prestazioni di Cuadrado sono preziose. Non è così con altri giocatori. Oggi Chiesa lo abbiamo visto intestardirsi in dribbling che lo portavano a infrangersi sulla difesa. Come si può portare tutti a fare quello che a Cuadrado viene naturale?
"Qui c'è anche l'esperienza di saper giocare certi tipi di gare. Cuadrado è un campione che viene ormai da dieci anni di grandi partite, di alto livello, gioca nella nazionale colombiana da una vita, gioca nella Juventus, ha giocato nel Chelsea, quindi è abituato a giocare questi tipi di partite. Ricordiamoci che Chiesa fino a qualche settimana fa non aveva mai fatto una partita in Europa, indossare la maglia della Juventus ha un altro peso e quindi deve imparare a gestire anche le situazioni che poi  succedono in campo. Siamo abituati a questo, è successo negli anni, quando si mettono dentro giocatori giovani bisogna aspettarli, ma continuare a insistere sulle loro qualità perchè se li compriamo vuol dire che sono molto bravi".

Lunedì saranno quattro mesi di Juventus. Può fare un bilancio?
"Sono contento su alcuni aspetti, soprattutto magari nella gestione del gioco, in certe situazioni che iniziamo già a capire, certe posizioni, certi spazi da occupare con giocatori diversi. Mentre non sono soddisfatto dall'altalena di risultati e di prestazioni  soprattutto sull'aspetto psicologico. Una squadra come la Juventus non può permettersi di affrontare le partite come è successo anche nelle settimane scorse, con poca voglia, con poca personalità, quindi su questo tasto dobbiamo migliorare perchè ormai non esistono più le partite dove inizi e pensi di averle già vinte. Se non metti un po' di tenacia e di voglia, non basta avere giocatori forti in campo, devi fare tutto un completo di tutte queste caratteristiche, abbinandole al gioco e alla voglia di ottenere il risultato".