L'esperto di finanza Munafò: "Tether fa pressione su Exor, ma è difficile immaginare una cessione della Juve"
Da una parte l'offerta di Tether alla proprietà della Juventus, dall'altra la risposta identitaria quanto perentoria del club attraverso le parole del suo proprietario, John Elkann. Temi, tutti, al centro dell'attualità bianconera e sottoposti all'esperto di finanza Ludovico Munafò. "L'offerta da 1,1 miliardi di euro è stata percepita da alcuni come shock, da altri come attesa e da altri ancora come sottostimata rispetto al reale valore del club – le parole del trader indipendente a TuttoJuve –. La risposta di Elkann, che qualcuno ha ritenuto incerta e che personalmente non ho mai considerato tale, è stata invece chiara e netta, anche attraverso una presa di posizione diretta a difesa dei valori, della famiglia e della storia della Juventus".
Il rifiuto dell'offerta era quindi prevedibile?
"Sì, perché la questione va letta da due punti di vista. Per Exor e la famiglia Agnelli-Elkann non è solo un tema economico, ma anche emotivo e identitario. Prima ancora del valore finanziario, conta un aspetto non speculativo. Per questo non sorprende che l'offerta di Theter sia stata rifiutata. E non stupisce che Elkann abbia ribadito pubblicamente che la Juventus, patrimonio di famiglia, non è in vendita. Il mercato ha reagito positivamente a tutto ciò: da quando si è saputo dell'offerta, il titolo della Juventus in Borsa è aumentato di oltre il 20%, segnalando una valutazione superiore al prezzo offerto da Tether".
Quanto potrebbe valere, sulla carta, la Juve di oggi?
"Sul valore della Juventus, le stime si basano sui ricavi operativi annuali moltiplicati per cinque, come prassi nelle società sportive. Considerando i ricavi della Juventus, il valore potenziale del club si aggira intorno ai 2 miliardi di euro, mentre l'offerta iniziale di Tether, circa 1 miliardo, rappresentava la metà del valore potenziale. L'offerta, quindi, aveva anche un valore simbolico, mediatico, più che economico".
Che tipo di asset rappresenta la Juventus per Exor?
"Si tratta di un valore strategico ed emozionale, non puramente speculativo. Un po' come la Ferrari, azienda che genera ricavi e margini, ma che ha soprattutto un peso simbolico. Salvo scenari estremi, è difficile immaginare una cessione del club".
E dal punto di vista di Tether, cosa sta succedendo?
"Tether sta cercando progressivamente di farsi spazio. La società è entrata inizialmente con una quota ridotta, poi ha aumentato la partecipazione fino a circa l'11,5% del capitale. Il problema è che questa quota non si traduce in un peso decisionale equivalente".
Come cambia in quest'ottica il peso decisionale?
"A fronte dell'11,5% del capitale, Tether dispone di circa il 7% dei diritti di voto. Il confronto con Exor è evidente: Exor ha il 65,4% del capitale, ma controlla circa il 79% dei diritti di voto. Il rapporto è quindi sbilanciato a favore della holding".
È in discussione la solidità finanziaria della società del ceo Ardoino?
"I fondatori hanno assicurato che i fondi utilizzati sarebbero soldi propri, tangibili, non finanziamenti esterni o criptovalute speculative. Una società di rating americana aveva espresso dubbi sul loro patrimonio, ma questi derivavano soprattutto da mancanza di informazioni, non dall'effettiva disponibilità dei fondi. I fondatori hanno investito gran parte dei loro guadagni personali in titoli di stato americani, garantendo così la reale disponibilità delle risorse. Tether emette criptovalute ancorate a beni tangibili come dollari, oro e metalli preziosi, riducendo il rischio di volatilità tipico delle criptovalute tradizionali. L’azienda garantisce riserve pari al valore delle criptovalute emesse, assicurando così un controvalore reale".
Qual è quindi l'obiettivo reale di Tether?
"Non solo un interesse economico, ma anche la volontà di ottenere maggiore spazio e influenza nelle decisioni del consiglio di amministrazione. In questo senso vanno lette le indiscrezioni degli ultimi giorni su un possibile tentativo di coinvolgere i piccoli azionisti per creare un fronte comune e provare a esercitare maggiore pressione su Exor".
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