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TJ - ALLEGRI integrale: "Favoriti se non siamo presuntuosi Matuidi non ancora della Juve. Non ho parlato con Papastathopoulos. Ad agosto tutti vincono gli Scudetti, poi..."

18.08.2017 12:25 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
LIVE TJ - ALLEGRI integrale: "Favoriti se non siamo presuntuosi Matuidi non ancora della Juve. Non ho parlato con Papastathopoulos. Ad agosto tutti vincono gli Scudetti, poi..."
© foto di Tuttojuve.com

Meno uno all'inizio del campionato. Alla vigilia della gara d'esordio all'Allianz Stadium contro il Cagliari, Massimiliano Allegri incontra i giornalisti nella sala stampa del Media Center di Vinovo. Tuttojuve.com riporta integralmente e in tempo reale le sue dichiarazioni:

Sono arrivati giocatori spiccatamene offensivi adatti al 4-2-3-1, ora è arrivato Matuidi che si dice sia meglio impiegare al 4-3-3. C'è contraddizione o si vuole una Juve eclettica?
"No, prima di rispondere a questa domanda, che già mi ha messo confusione, tutti questi numeri, non ci ho capito niente. Non vorrei domani schierarne dodici. Oggi credo che il primo pensiero vada alle vittime di Barcellona, in questo momento crdo sia la cosa più importante di una partita di calcio che è quella di domani. E soprattutto la cosa che mi balza subito alla mente è che i nostri figli - di questo sono molto proccupato - troveranno sicuramente un mondo peggiore ma sicuramente molto più difficile. Questo è un giorno molto triste, visto che ultimamente ne sono capitati abbastanza. Detto questo rispondo alla tua domanda, che sarebbe quella dei numeri, del mercato... oggi parlare di mercato, non ha senso, perchè domani abbiamo la prima partita di campionato, che è sempre difficile, è sempre un'incognita, perchè inizia la stagione. Per quanto riguarda il mercato non ci sono contraddizioni con la società però numericamente, come la società ha spiegato, a metà campo abbiamo bisogno di un giocatore in più. Matuidi non è ancora un giocatore della Juventus, quindi al momento io parlo solo dei giocatori della Juventus e della partita di domani. Al mercato ci pensa la società".

L'anno prossimo sarà più difficile perchè è sempre più difficile confermarsi o perchè le altre hanno ridotto la distanza con la Juve?
"E' sempre più difficile perchè quando vinci per sei anni in Italia e fai dei risultati importanti in Europa, è normale che le avversarie si rinforzano, tu devi trovari stimoli nuovi, devi alzare l'asticella, si abbassa il margine di errore. Vincere per sette anni è difficile, ma questo deve essere il nostro obiettivo. La nostra stagione.... io sento parlare molto di Champions, che la Juventus quest'anno deve vincere la Champions.... la nostra stagione inizia domani con il campionato, la stagione vera poi inizierà il primo settembre, quando chiuderà questo benedetto mercato, perchè allora lì tutti si mettono l'anima in pace e partiamo per la stagione. Ecco perchè queste due partite sono molto difficili da affrontare. Ma noi potremo fare una grande Champions solo se affrontiamo il campionato nel migliore dei modi. Sono due cose che vanno di pari passo e su questo bisogna lavorare".

Domani Marchisio partirà titolare? Ha già deciso se schierare il solito centrocampo a due o se rinforzare il centrocampo vista la condizione non ottimale?
"Riguardo la partita di domenica, noi domenica abbiamo giocato una partita tecnicamente molto brutta, dal 10' del primo tempo al 45'. In quei 35' abbiamo sbagliato delle palle che una squadra come la nostra non deve più sbagliare.  Il nostro obiettivo quest'anno è quello di sbagliare meno tecnicamente nella semplicità e nell'importanza della giocata, perchè ti può andare bene con squadre medio-piccole, ti può andare male con le squadre grandi, e quando dico squadre grandi intendo squadre che lottano per i primi otto posti in Europa. Quello deve essere il nostro obiettivo. E' normale che se perdi palloni come li abbiamo persi domenica, rimani a campo aperto, prendi dei contropiede e prendi dei gol, come è successo nelle prime amichevoli di stagione. Quindi non è una questione di due o di tre, è una questione che bisogna giocare meglio tecnicamente. La condizione in questo momento è approssimativa perchè siamo partiti il 22 luglio, perchè alla fine ci siamo ritrovati tutti insieme il 22 luglio e abbiamo giocato la prima partita contro il Barcellona, a New York. Fisicamente è una squadra forte fisicamente, infatti basta vedere quelli che sono in questo momento i più in condizione: Cuadrado, Douglas Costa, anche se lui è un po' più in ritardo degli altri perchè è partito un po' dopo, Dybala, Pjanic. Questi sono quelli più in condizione, ma perchè sono fisicamente più leggerini e vanno prima in condizione. Quindi la formazione non l'ho ancora decisa, la decido oggi dopo l'ultimo allenamento e poi vedremo".

Una precisione, ha detto che serve un giocatore in più a centrocampo. Escluso Matuidi o con Matuidi?
"Allora, è inutile che mi fate domande sul mercato. Credo che domani abbiamo una partita, che è la prima di campionato, dove dobbiamo portare a casa i tre punti. Bisogna cercare di iniziare bene anche perchè quest'anno abbiamo un finale di campionato molto difficile, nelle ultime sei partite ne abbiamo tre sulla cartapiù facili, anche se le partite non sono mai facili, e tre scontri diretti. Quindi domani bisogna partire bene perchè bisogna ritrovare anche un po' più di fiducia, visto che la partita di domenica ci ha tolto un pochino di fiducia e soprattutto è una partita che nessuno si aspettava che potessimo perdere, invece abbiamo perso. Perchè quando pensi di vincere, perdi! Questa è la differenza che passa tra una squadra che è presuntuosa e superficiale, e una squadra che è attenta e che fa fatica. Infatti la Lazio domenica ha vinto la partita meritatamente, perchè noi siamo stati più disattenti di loro".

Cosa ti ha detto Sokratis Papastathopoulos visto che ha detto che vi siete parlati e sentiti?
"Non è assolutamente vero che ho parlato con lui. Impossibile".

Ieri Marotta ha detto: "Juve favoritissima". Tu come la definiresti?
"La Juve è favorita se tutti, tutti, tutti, ci rimettiamo con le orecchie basse e lavoriamo. E ci mettiamo al pari degli altri. Allora in quel caso la Juve diventa favorita. Non è favorita se affrontiamo la stagione con presunzione e partendo dal fatto che la Juve vince di sicuro. Di sicuro non c'è niente. Domani, quando alle 18 inizierà il campionato, noi abbiamo zero punti uguale a Cagliari, Milan, Roma... quindi per arrivare in fondo al campionato e vincere bisogna fare un punto in più degli altri. E quest'anno rispetto all'anno scorso sarà un campionao molto più equilibrato, dove forse la media Scudetto si abbasserà un pochino perchè ci sono squadre che si sono attrezzate per vincerlo, quindi saremo 5-6 a lottare per vincere lo Scudetto, ma la Juventus può essere favorita se tutti, tutti, tutti, ci mettiamo calmi, lavoriamo, con equilibrio, senza stare a pensare a quello che potrà succedere, a quello che dobbiamo vincere, tanto che la Juventus parta per vincere tutti gli anni credo sia assodato da 117-118 anni, che è sempre più difficile credo sia anche una questione di statistica, quindi a maggior ragione ci vuole molta più attenzione e molto più equilibrio, senza farsi prendere da eccessivi salti di entusiasmo, eccessivi salti all'incontrario di depressione, perchè qui ogni tanto qui c'è abbastanza. Quindi una squadra -  e diventerò noioso - se è forte, se ha qualità quando parte, ha qualità in mezzo alla stagione nel momento di difficoltà, ha qualità in fondo alla stagione. L'importante è arrivare a marzo ed essere in lotta per i tre obiettivi. Quest'anno la Coppa Italia verrà anticipata quindi bisogna esserlo un attimino prima, però a marzo bisogna essere in lotta per giocarci le nostre chance in Champions e per fare il rush finale per il campionato. Ma appena iniziata la stagione già si fanno i processi, ma il bello del calcio e dell'Italia è questo, perchè ad agosto tutti vincono gli Scudetti, poi a settembre  qualcuno comincia già a pensare al mercato di gennaio, qualcuno già pensa alla prossima stagione. E' così, a me sembra sia così. Quindi ci vuole equilibrio. Con un po' di equilibrio arriviamo in fondo, ci vuole molta calma nelle cose".

Domanda secca. La risposta deve essere sì o no. L'avete riattaccata la spina?
"Sì, perchè domani scendiamo in campo e l'abbiamo riattaccata. Speravo di fare peggio le amichevoli, invece le amichevoli sono andate troppo bene".

Vedi delle analogie con quanto successo due anni fa quando ci rimetteste un po' a rimettervi in moto?
"Ci sono delle analogie e su questo ci ho pensato. Ci sono delle analogie tra la prima finale e la seconda finale. Ecco perchè bisogna essere bravi, lavorare con equilibrio, ripartire dalle cose semplice, perchè sono le cose più efficaci, mantenere ordine e rientrare, entrare dentro la stagione piano piano. Perchè pensare che una partita come quella di domenica possa aver stravolto tutto, no. Ma sicuramente ci sono delle analogie, dal fatto della preparazione che siamo partiti in ritardo, dal fatto che il mercato è ancora tutto aperto, c'è qualche analogia e su questo bisogna lavorare. Ecco perchè noi dobbiamo essere bravi a rimanere ordinati. Poi io sono contrario al fatto che il mercato - l'ho detto varie volte - venga chiuso il 31 agosto, perchè alla fine le squadre ti portano a fare operazioni, invece le squadre dovrebbero essere già fatte. E soprattutto hai dentro la squadra giocatori che magari... qualcuno ha nella testa di andare via, qualcuno vuol rimanere".

In futuro lo chiuderanno prima?
"Lo faranno, spero, bisogna migliorare anche su queste cose".

Non ricordo di averti sentito mai parlare della presunzione e dell'umiltà da tirare fuori. La squadra ha bisogno di legnate? E' un messaggio che mandi alla squadra?
"E' un messaggio che do a tutti, do a me stesso, do all'ambiente. Per rimanere a certi livelli, ai livelli delle grandi squadre d'Europa, la normalità deve essere quella di fare delle grandi stagioni, indipendentemente che tu vada in finale di Champions o che tu vinca il campionato, ma l'equilibrio mentale è fondamentale. Quello che è fatto rimane. Se domani non battiamo il Cagliari ritorna tutto in discussione, dall'esterno, dai media. Quello che è stato fatto per 6-10-30 anni rimane nella storia, quello che è stato fatto l'anno scorso come sempre rimane nella storia, non possiamo pensare: 'L'anno scorso ho fatto...'. L'anno scorso non conta più niente, perchè domani bisogna giocare e fare i tre punti. Poi metti da parte quella e  ce ne sarà un'altra dove bisognerà fare altri tre punti. E quindi tutti bisogna riallinearsi. Tutti bisogna riallinearsi".

Inizia il campionato del Var. Ti dà fastidio che questo implichi maggiore equilibrio? Come se la Juventus non avesse accumulato decine di punti di vantaggio in questi anni ma avesse vinto sul filo di lana...
"Per quanto riguarda la Var è uno strumento nuovo, è tecnologia, vediamo lo sviluppo perchè al momento è uno strumento che può dare dei vantaggi. Bisogna vedere poi con l'andamento delle partite come lo gestiscono perchè la cosa più difficile di quello strumento è gestirlo. Perchè altrimenti ci sono delle partite che possono durare tanto perchè magari ci saranno degli episodi da valutare. Il lato positivo è che con la Var è come se si fosse un minuto di time out come nel basket e puoi dare delle indicazioni più chiare e migliori ai giocatori". 

Come si comporterà dopo tre stagioni vincenti? Da padre padrone? Da fratello maggiore?
"Padre padrone non lo sono assolutamente, non lo voglio fare, non rientra nel mio modo di essere. Una grande squadra ha grandi giocatori come la Juventus e i giocatori devono essere responsabili, ognuno di loro. L'allenatore deve fare l'allenatore, non deve essere il cane da guardia. Stiamo ripartendo in una stagione, tutti abbiamo degli obiettivi singoli, io ho l'obiettivo di essere l'allenatore che vince 4 Scudetti di seguito, i giocatori hanno l'obiettivo di fare chi 7, chi 3, chi 4 Scudetti, fare un'altra grande stagione in Italia e in Europa, per poi presentarsi l'80% di questa squadra ai Mondiali, quindi per loro deve essere l grande obiettivo e di grande stimolo. Se non succede questo, difficilmente la Juventus potrà fare una grande stagione".

Che De Sciglio ha ritrovato alla Juventus? Su di lui serve più un lavoro mentale e psicologico che tecnico-tattico?
"Mattia è un ragazzo che con me ha giocato per due anni, facendo due buoni campionati. Poi si è un po' perso. Ha delle qualità importanti, ha bisogno di un percorso per poter ritornare  a fare quello che sa fare. Non le ha perse, deve ritornare la convinzione nel poterle fare. Lì c'è lui e c'è Lichtsteiner che è in ottime condizioni e che mi garantiscono una copertura del ruolo".  

Il Real è la squadra da raggiungere in Europa?
"E' semplice, io quando abbiamo giocato la finale di Cardiff, sono uscito, c'era molta delusione tra tutti. La Juventus doveva vincere, forse c'era troppa convinzione, forse il mondo Juve non aveva avuto rispetto o poco rispetto del Real Madrid, non sapendo la forza del Real Madrid. Il Real Madrid quella finale l'ha vinta perchè è semplicemente più forte. E l'ha dimostrato in queste partite e negli ultimi sei anni. Una squadra che vince due Champions di seguito, tre in quattro anni, fa sei semifinali, vince Supercoppe europee, vince Mondiale per Club, non può essere una squadra che gioca una finale da sfavorita. E  infatti noi abbiamo perso purtroppo una finale contro una squadra più forte, il calcio è molto semplice. Soprattutto in una finale. Poi può succedere di tutto, però dovevano succedere delle cose straordinarie. La Juventus aveva giocato 50 minuti al pari del Real Madrid, il Real Madrid quando ha capito che la Juventus nel secondo tempo era in difficoltà, ci ha massacrati e bisogna accettarlo".

Ieri avete incontrato il presidente Agnelli a Villar Perosa. Cosa vi ha chiesto?
"Il presidente ha fatto il discorso alla squadra come ga sempre tutti gli anni all'inizio della stagione. Come sempre trova le parole giuste per dare motivazioni, per spiegare come deve essere l'annata. I ragazzi credo abbiano recepito e da domani bisogna cominciare a metterli alla prova sul campo, perchè domani i tre punti bisogna prenderli".

Dybala non ha ricevuto pressioni da questa dieci. E' un abbinamento perfetto? Può diventare un leader serio?
"Paulo non ha ricevuto pressioni perchè ha un carattere straordinario, è uno che ha degli obiettivi ben chiari e va dritto verso l'obiettivo. Per lui è una stagione importante perchè deve confermarsi in Italia e soprattutto deve confermarsi in Europa. E' un ragazzo giovane che ha grandissime qualità. Farebbe un errore a pensare di essere arrivato al massimo di quello che può farel, perchè ha ancora tantissima strada da fare, ha ancora tante possibilità per migliorare e per vincere trofei. Ma questo lo può fare soprattutto se si mette in discussione come tutti".

Quanto è importante ripartire domani dall'Allianz Stadium con il tutto esaurito.
"E' importante ripartire domani dall'Allianz Stadium e soprattutto con l'apporto dei tifosi che domani si faranno sentire vicini come sempre. Però domani a maggior ragione è la prima e abbiamo bisogno di loro".

Dybala ha avuto un'evoluzione tattica. Quando è arrivato lei disse che era soprattutto una punta, un centravanti. L'anno scorso ha giocato trequartista. Quale può essere la posizione che gli può permettere di esprimersi al meglio?
"Io non ho mai detto che Dybala era un centravanti, dissi quando è arrivato che nel Palermo faceva il centravanti, ma il suo ruolo è quello dietro le punte, dietro la prima punta. In questo momento il ruolo di Dybala è ben definito, è un giocatore che gioca a tutto campo, è un giocatore che tra l'altro per le caratteristiche fisiche che ha, è un giocatore aerobico, che fa 12-13 chilometri, e lui in quella media lì può dare tanta qualità. Però non deve assolutamente abbassare l'intensità agonistica della partita. Allora farà cose straordinarie come le ha fatte finora, ma quest'anno  - e Paulo lo sa perchè gliel'ho detto - deve fare un'annata importante, straordinaria, perchè deve confermarsi in Italia, ma soprattutto deve confermarsi in Europa".

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