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TJ - AGNELLI: "La società non ha fatto entrare gli striscioni di Superga e rispetta la legge. Grazie a Marotta e Mazzia". Approvato il Bilancio

25.10.2018 12:46 di  Edoardo Siddi  Twitter:    vedi letture
Fonte: inviato all'Allianz Stadium
LIVE TJ - AGNELLI: "La società non ha fatto entrare gli striscioni di Superga e rispetta la legge. Grazie a Marotta e Mazzia". Approvato il Bilancio
TuttoJuve.com

Fresca di successo sul Manchester United a Old Trafford, la Juve è pronta a vivere un'altra giornata importante. Alle 10:00 prenderà il via, infatti, l'Assemblea degli Azionisti, aperta dal discorso di Andrea Agnelli e al termine della quale verrà tenuta una conferenza stampa. Tuttojuve.com vi racconta in diretta questa giornata importante, in cui fare il punto sugli obiettivi del club e analizzare a che punto del percorso si trovi la Vecchia Signora nel cammino verso i traguardi fissati. Sarà anche la prima Assemblea del post Marotta.

9.50 - Comincia a riempirsi la sala dell'Assemblea. Nel maxi schermo scorrono le immagini dei gol della Juve.

10.04 - PARLA AGNELLI 

STRISCIONI SUPERGA - "Signori azionisti, buongiorno a tutti. Desidero  fare in apertura un chiarimento doveroso. Una trasmissione ha riportato l'attenzione su fatti acclarati in ogni sede sui rapporti tra la Juve e il tifo organizzato. La Juve è stata sanzionata dalla giustizia sportiva per due motivi: il primo aver venduto biglietti superiori al limite consentito dalla legge Pisanu: quattro a persona. Il secondo aver fatto entrare striscioni all'interno dello stadio. Il security manager Alessandro D'Angelo non mai fatto entrare striscioni allo stadio nel derby del febbraio 2014. Su questi fatti è doveroso un chiarimento. La Juventus rispetta oggi alla lettera le procedura di vendita previste e non si può accettare che si insinui ancora oggi il dubbio che la nostra società possa essere associata al fenomeno del bagarinaggio. Alessandro D'Angelo non ha aiutato ad introdurre striscioni canaglia, io così li ho definiti nelle ore successive a quei fatti e lo ribadisco oggi sulla tragedia di Superga. Non lo dico io, lo prova la sentenza della Corte Federale d'Appello del 22 gennaio 2018. Non solo, gli autori di quello striscione sono stati individuati grazie alle tecnologie messe a disposizione delle forze dell'ordine dalla Juventus, sono stati consegnati alla giustizia e sono rei confessi. Ogni altra affermazione è falsa e infondata e sarebbe ora che chi si espone in tal senso sarebbe il caso tenesse conto dei fatti, delle prove e delle sentenze".

CRESCITA -  "Prima di passare all'ordine del giorno, mi è gradito come d'abitudine fare delle riflessioni su quello che è stato l'andamento della società e quella che è la visione della Vostra società sul futuro. Io vivo, con i miei collaboratori, il 2018 un po' come il 2010, un anno di grandi e forti cambiamenti che ci aspettano davanti noi. Prima di guardare cosa ci aspetta però è anche giusto guardarsi indietro e vedere da dove questo gruppo dirigente è arrivato. Dal 2010 al 2018 è stato un percorso affascinante, pieno di intenso lavoro e ricco di sacrifici da parte di tutte le donne e gli uomini della Juventus che dal 2010 a oggi sono sostazialmente più che raddoppiati e questo dà una dimensione della crescita della società in questi anni. Un percorso fatto di grande sacrificio, ma anche grandi soddisfazioni. Qualche numero: nel 2010 il fatturato della Juventus era sotto i 200 milioni, quest'anno approviamo un bilancio superiore ai 500 milioni. Sul campo, invece, ci sono numeri che conosciamo tutti: sette scudetti  consecutive, quattro coppe Italia, due Supercoppe, due finali di Champions e il primo scudetto della Juventus Women. Quando mi guardo indietro penso a tanti aneddoti. Uno, che ho già raccontato, quando arrivo nel 2010 il sabato mattina trovo l'ufficio sprangato. E questo dà la dimensione della passione che c'era in quel momento. Una società come la Juventus con l'ufficio sprangato il sabato dà la dimensione. Un anno dopo un sabato di maggio ho 30 persone in ufficio. Questa mattina per preparare l'Assemblea di oggi sono arrivato alle 7.15 e c'erano con me già 5 o 6 persone e questo è un segnale tangibile. La crescita sportiva passa dalle vittorie, ma è anche dalle sconfitte che si deve imparare. E un momento che mi ha segnato nella crescita è stata sicuramente la finale di Berlino del 2015, quando andando a premiare i giocatori sul campo ho dovuto vedere la squadra prendere la medaglia d'argento. Terzo e non ultimo l'evento di questa estate, l'arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juventus. Sapere che il giocatore più forte al mondo sceglie la Juventus, che la società arriva al giocatore più forte del mondo è un motivo di grandissimo orgoglio. Ho sempre sostenuto e continuo a sostenere che la differenza la fa la squadra, ma avere i migliori professionisti in ogni ruolo aiuta a ottenere i risultati prefissati, avere Cristiano con noi aiuta sicuramente a ottenere gli obiettivi prefissati. Con la consapevolezza che però questo è sport e oggi, a ottobre, i nostri obiettivi sono lontani. Questo mi dà la dimensione se rifletto sul percorso dal 2010 a oggi".

GRAZIE MAROTTA E MAZZIA - "Per le prossime sfide in orizzonte temporale che io fisso da qui al 2024 abbiamo deciso di rinnovare la leadership della Juventus. Come ho avuto modo di dire il modello organizzativo non cambierà e si fonderà sempre su tre pilastri: servizi, ricavi e centralmente lo sport. Prima di entrare in quelli che saranno gli obiettivi, però, è da parte mia doveroso un ringraziamento caloroso e affettuoso ai due amministratori delegati uscenti: Aldo Mazzia, che è qui con noi oggi, e Giuseppe Marotta". Applauso da parte di tutta la sala. "Aldo è entrato nel gruppo nel 1987 ed è stato assunto da mio padre, questa è la curiosità di un cerchio che si chiudo. Ha svolto incarichi nell'aria di amministrazione e controllo fino a diventare CEO con ruoli importanti. Il suo ruolo è stato chiave nello sviluppare la parte relativa al percorso dello stadio e della Continassa, seguiti da lui in prima persona. Se oggi ci possiamo vantare di avere una sede accanto allo stadio, un centro tecnico all'avanguardia, un albergo e un concept store, lo dobbiamo ad Aldo. E di questo Aldo, non solo io, ma la Juventus, ti è grata". Applauso. "Parlare da parte mia di Giuseppe Marotta come professionista del mondo del calcio rischia di essere riduttivo. Sono 40 anni che dirige club di calcio, con successi come quelli del Venezia. Poi l'Atalanta e la Samp lasciata in Champions prima di raggiungere la Juve. La capacità, l'esperienza, la conoscenza di Marotta, sono stati strumentali per la crescita di questa Società e anche a lui dobbiamo un caloroso abbraccio  e un applauso. L'elemento che ci ha permesso le scelte che abbiamo fatto è la capacità di Aldo e Beppe di far crescere professionisti sotto di loro, far crescere futuri professionisti che possano prendere il loro ruolo. Si è scelto di conferire i ruoli a risorse già presenti in azienda e distintesi nei loro campi Per quanto riferibile a Beppe Marotta, si è scelto di ridistribuire le mansioni in parte a chi già ricopriva un ruolo apicale e a chi fa già parte del Consiglio. Un grande insegnamento che ci ha lasciato Welch è "Cambia prima di essere costretto a farlo", abbiamo quindi sceltouna nuova generazione di leader cui affidare la Juventus. Per quanto riguarda lo sport mi rifaccio a un'introduzione di un articolo dopo la partita di Manchester di ieri: "L'Olimpo europeo è una cerchia ristretta di cui la Juve fa parte stabilmente". Questo non potrà che essere sul campo il nostro obiettivo, mantenere ciò per cui abbiamo lavorato in questi anni.

U23 E GIOVANI - "Oltre ai successi della prima squadra ci sarà da fare un forte lavoro di integrazione per la nuova squadra di quest'anno, l'Under23. Al di là di avere lottato e cercato in questi anni l'introduzione delle seconde squadre, quest'anno è stato possibile ma solo da fine luglio. La squadra dell'Under23 sicuramente fatta di giovani talentuosi, ha avuto una ricerca di identità. Il percorso dei giovani è sempre stato caratterizzato da prestiti con scarso minutaggio per mettere nelle gambe anni che sono poi tradotti in minuti prima di appurare la loro capacità di approdare in pianta stabile non dico in squadre che lottano per qualcosa, ma semplicemente in Serie A. La parte più difficile è stata dare un'identità a una squadra che prima non esisteva. Far capire ai giocatori che sono parte integrante della Juventus e devono essere pronti per la prima squadra e avere una corsia specializzata. Avere dei giocatori per la prima squadra può significare la riduzione della rosa di due o tre elementi con il risparmio che questo comporta sapendo di avere giocatori di certo affidamento. Dall'altro lato vogliamo dare a questi ragazzi un futuro nel calcio professionistico. Ultimo ma non ultimo e questo deve essere chiaro dall'Under 8 fino alla prima squadra, l'obiettivo deve essere vincere". Applauso.

NUOVI PILASTRI - "Per quanto riguarda la parte dei servizi continuerà ad avere il compito di fornire all'area sport gli strumenti idonei dal punto di vista organizzativo, tecnologico. infrastrutturale e finanziario per il raggiungimento degli obiettivi aziendali nel medio lungo periodo. Deve essere quindi di supporto alle aree pregnanti della società. In particolare, oltre alla normale gestione degli aspetti amministrativi, societari e legali, ci aspettiamo una crescita della strategia di governance dell'IT al fine di supportare la crescita dei ricavi e le esigenze dell'area sportiva. Valutare e monitorare costantemente le singole attività della società al fine di concentrare le risorse fondiarie su attività strategiche o a più alta marginalità. Ottimizzare la gestione delle fonti di finanziamento così da ridurre il rischio di tensioni finanziarie. Aumentando così l'efficienza della strutture e contenere la crescita dei costi. Per quanto riguarda l'area dei ricavi, è evidente che al pari della crescita sportiva  l'obiettivo è consolidare la Juventus come potenza economica oltre che sportiva nel calcio mondiale. Questo significa crescere in rilevanza in quelli che sono i nostri mercati chiave, la Cina, il Sud-Est asiatico e gli Stati Uniti,  sfruttando l'onda di interesse che si è generata intorno a noi e al nostro posizionamento in questi anni anche e soprattutto grazie ai risultati sportivi. Compito sicuramente difficile dell'area ricavi sarà superare i limiti di distribuzione attuale, di distribuzione televisiva della Serie A attraverso l'ulteriore sviluppo di canali diretti della nostra piattaforma digitale per consentirci la presenza in quei mercati, garantendo a tempo stesso pieno supporto alla Lega Serie A per far crescere l'intero sistema al di fuori dell'Europa. Valorizzare sempre di più le nostre alleanze strategiche, cogliere poi l'opportunità e questa l'abbiamo riservata a tutti, di poter essere indossati attraverso le nostre maglie ufficiali da sempre più persone nel mondo. Da ultimo giocare un ruolo attivo nell'industria dell'intrattenimento. La nostra essenza è fatta di gioia, emozioni attraverso le nostre Academy, i nostri eventi, i nostri luoghi.. Come dicevo prima si è deciso quindi per affrontare le sfide che ci attendono di cambiare la leadership e conferire maggiore responsabilità a risorse già presenti e sono tutte quante alla mia sinistra. Area sportiva Fabio Paratici, area Servizi Marco Re, area ricavi, Giorgio Ricci". Applauso. "Da parte mia va un grandissimo in bocca al lupo a loro". 

VERTICI ITALIANI -  "I cambiamenti che abbiamo osservato all'interno della nostra società, arrivano anche all'esterno. Penso alla Lega Serie A, che si è appena dotata di un nuovo statuto, che era qualcosa che auspicavamo da diversi anni e ha nominato un nuovo presidente, che è Miccichè. La FIGC ha tenuto la sua assemblea e ha votato direi sostanzialmente all'unanimità il prossimo presidente della Federazione, che è Gabriele Gravina, il quale dovrà comunicare a sua volta già dall settimana prossima convocare il consiglio per la distribuzione delle deleghe di responsabilità. Consiglio cui io parteciperò e cercherò di dare il mio contributo non avendo la possibilità di votare ma in quanto membro effettivo del Comitato Esecutivo dell'UEFA. Bisogna riconoscere a ogni campionato il suo ruolo. Auspichiamo anche la crescita delle seconde squadre e la possibilità per esse di scendere e salire tra le categorie, cosa che adesso non è possibile. È evidente l'esempio degli altri campionati in cui le seconde squadre che salgono in seconda posizione rischiano di scendere velocemente in seconda divisione perché i giovani fanno fatica, ma si tratta di dare anche un obiettivo reale alle seconde squadre. Il tutto fatto ovviamente con armonia da parte della Federazione. E l'obiettivo deve essere far giocare più bambini possibile perché con numeri maggiori diventa più facile la crescita di talenti. Quello che abbiamo visto in questi ultimi mesi, anzi anni, sono stati un susseguirsi di ricorsi e contro ricorsi, campionati che partono con società fallite e che poi possono essere modificati in corsa. Abbiamo visto deroghe, un movimento femminile strattonato tra la LND e i professionisti. Ecco, lo sport in generale e lo sport in particolare come principale sport del nostro Paese deve unire. Il calcio non è politica, abbiamo tutti lo stesso obiettivo: far crescere il movimento e vedere un campionato esaltante, vedere le squadre italiane trionfare in Europa e abbiamo tutti il sogno di rivedere l'Italia alzare la Coppa del Mondo".

NO ALL'ODIO - "Abbiamo bisogno di armonia nell'ambiente, che non significa annullare lo sfottò. Lo sfottò è un discorso, l'odio è un altro. E vedere che nel calcio si sta divulgando quello che è un sentimento generale delle società in cui l'odio è contro qualcuno o qualcosa, bisogna andare contro. Non riguarda solo le società, ma è il periodo che ci fa vivere. Un conto è l'idologia, un conto il tifo per una squadra di calcio, devono rimanere due elementi distinti".

NUOVA COMPETIZIONE - "Parlando di cambiamenti non posso che dare uno sguardo al panorama internazionale. Abbiamo concluso con il consiglio ECA di Parigi gli ultimi dettagli er la definizione delle competizioni internazionale del 2024. Non ci sarà nulla di cambiato per la Champions, quindi dal 2021 al 2024 non cambierà niente. In Europa League serviva invece un cambiamento, dato che negli ultimi anni ci son state discussioni. L'obiettivo era allargare la partecipazione. L'Europa League poteva essere o a 64 o creare una terza competizione e si è scelta questa seconda via. Verranno sviluppati i formati commerciali e si potrà andare sul mercato. Questo è stato un enorme sforzo da parte dell'ECA. L'analogia tra le diverse posizioni delle Federazioni europee e quella delle divisioni italiane è evidente. Ognuno ha i suoi obiettivi. Io devo ringraziare i miei colleghi per aver trovato la soluzione in Europa e si deve pensare al modello della UEFA anche in Italia. Sono state create piattaforme e gruppi di lavoro per discutere temi che sono evidentemente di interesse comune". 

CALENDARIO INTERNAZIONALE - "Il calcio è regolato dal calendario internazionale, emanato dalla FIFA in accordo con le varie confederazioni e oggi è definito fino al 2024. C'è all'interno di questa impalcatura un enorme disordine ed è volontà dei club armonizzare i vari tornei confederali idealmente negli anni pari e nei mesi estivi. In modo tale che si possa avere una programmazione definita.​ ​Dal 2024 in poi si dovrà garantire ai calciatori un mese di riposo completo almeno negli anni dispari e razionalizzare le date di rilascio degli atleti alle Nazionali​. ​I calciatori sono i nostri eroi, ma anche loro hanno bisogno di un mese di riposo fisico e mentale. Chi partecipa a queste competizioni è sottoposto a stress atletici e psicologici altissimi. Le partite internazionali devono essere redistribuite in periodi diversi e sarebbe meglio per tutti: giocatori, Nazionali e società. Come ECA abbiamo una visione congiunta con UEFA e si lavora con armonia e stima reciproca. È in questo modo che si possono trovare soluzioni congiunte​."

CHIUSURA - "Saranno anni di grande passione. L'introduzione che ho fatto a questo discorso, sui sacrifici fatti dal 2010 al 2018 vale ancor di più oggi: ci vorrà un grande lavoro di grandi sacrifici che ci potranno permettere di raggiungere gli obiettivi che ci prefissiamo. Grazie".

Sono presenti 303 azionisti. 

Primo punto all'ordine del giorno: "Approvazione bilancio". Lo espone Marco Re. Si ricordano i successi della prima squadra maschile e femminile, oltre che il completamento del settore giovanile femminile. Si approfondiscono i dettagli del bilancio.

Al via gli interventi degli azionisti.

Risponde AGNELLI: "Un secondo stadio non è allo studio, nemmeno una seconda squadra femminile. Formato Women Champions League è in fase di dialogo, ma fino ad oggi non c'erano sufficienti squadre. Si deve alzare il livello medio di qualità per creare partite che abbiano un certo appeal dal punto di vista sportivo. Altri sport, polisportiva, no. Espansione stadio attuale non è possibile, se sarà sarà un altro stadio, questo stadio non è possibile espanderlo. Sviluppo di alcune voci non è possibile perché sarebbe un evidente vantaggio competitivo per i nostri competitor, quello che possiamo dire l'abbiamo già scritto. Valorizzazione patrimonio immobiliare spiegherà Marco più tardi. In Italia c'è una legge che non permette un unico acquirente per i diritti televisivi, quali diventino poi gli accordi commerciali dipende dai loro accordi. JTV le partite l'avremmo già fatto, ma non è possibile. L'Internazionale i diritti sono UEFA quindi non è possibile. Primo tempo di Manchester, a ognuno di noi piace il calcio. Penso ad altre belle partite, come Ajax-Juventus 1-2 e Milan-Barcellona 4-0 per me sono equiparabili a un concerto di musica classica. Il campionato a 18 squadre può essere utile per il riequilibrio di certi campionati, la riforma dei campionati va in quella direzione, ma riflessioni di questo tipo devono essere svolte a livello internazionale. Faccio un esempio, quando guardiamo il numero di partite massime giocabili tra Inghilterra e Germania c'è una differenza importante, potenzialmente due squadre possono arrivare ad aprile e maggio con 10 partite in più nelle gambe. Il ragionamento quindi deve essere armonizzazione a livello europeo. Da ultimo, sulle varie esternazioni sui noti fatti del 2006. Pensarne sempre, parlarne mai".

Risponde RICCI: "Sulla vendita delle maglie stiamo viaggiando a numeri quasi doppie rispetto alla scorsa stagione. Per quanto riguarda il tema dello stadio, al di là di quello che ha già risposto il presidente, non è prevista e non è possibile l'estensione. Ricordo però che questo stadio era stato dimensionato in uno dei primi casi al mondo su dati di ricerche di mercato molto attendibili e una saturazione media del 97% lo dimostra. Attività che abbiamo messo in atto fanno sì che più di 5.000 abbonamenti vengano rimessi in vendita ogni partita portando la fisiologica  capienza di 41.000 a circa 47.000 ogni partita e questo è il massimo che si può fare. Tema coreografia: andrei un po' al di là, sicuramente avrete potuto notare che è una nostra priorità rendere l'esperienza stadio sempre più coinvolgente tra luci, video, musica. È una nostra priorità rendere l'esperienza ancora più ricca quindi al di là del puro e semplice concetto di coreografia. Tema sviluppi e ricavi commerciali: ovviamente sono una priorità. L'estero, come detto nel discorso iniziale del Presidente, Stati Uniti, Sud Est Asiatico e Cina ci vedranno maggiormente coinvolti. Tema ricavi U23 e donne: sicuramente interessante, ma il valore degli investimenti va di pari passo con il valore della televisività e dell'interesse. Stiamo seguendo la situazione, cercando di far crescere e in una fase successiva ci sarà la possibilità di monetizzarle anche se qualcosa è stato fatto. Tema JTV, oltre a quello che ha detto il presidente, va ricordato che il prodotto JTV non è nato per quello, ma per sviluppare contenuti nuovi e diversi. Non è quindi una piattaforma che deve registrare partite live e registrate, ma divulgare contenuti interessanti e diversi che vanno al di là della partita. Tema basket, come ha detto il presidente è da vedere. È una pura operazione commerciale. Siamo molto sensibili all'allargamento verso nuovi target, come gli appassionati di altri sport. Sponsor: è una delle voci che ha avuto un incremento significativo e sarà così anche i prossimi anni. La crescita quest'anno è attribuibile prevalentemente all'ingresso di un terzo sponsor di maglia, Cygames, ma allo stesso tempo ci sono stati ingressi importanti come BetFair, M&S. Sottolineo che nella stagione in corso ci sono stati altri quattro ingressi e sono state siglate partnership che vedranno la luce nella prossima stagione sportiva. Ancora su JTV, il passaggio sul digitale va proprio nella direzione della monetizzazione perché se ricordate ospitato su piattaforma Sky era in chiaro, mentre oggi è a pagamento, anche se non escludiamo estensioni sulla piattaforma digitale nel prossimo futuro con prodotti differenti. Costo degli abbonamenti è importante ricordare che il sold out quest'anno si è verificato negli stessi tempi dell'anno scorso nonostante il rincaro e riteniamo la politica di prezzi in linea con lo spettacolo offerto. Tariffe scontate: siamo assolutamente sensibili, ma per questioni di ricavi non possiamo farlo in tutte le partite. Cerchiamo di farlo in quelle partite che per questioni di spazi offrono più possibilità".

Risponde RE: "Come avete potuto leggere il 35% dei diritti televisivi deriva anche dai risultati ottenuti nella stagione in termini di audience e sul campo. Uno dei parametri riguarda anche la presenza degli spettatori presenti negli stadi. Pertanto è possibile stimare un effetto sui nostri conti. Per dare un'idea della cifra partirei dall'impatto che avremmo avuto sui risultati dello scorso esercizio avremmo avuto un impatto negativo di circa 15 milioni di euro, con i dati di quest'anno invece di circa 10. Sono in corso colloqui con l'Agenzia stessa per gli accertamenti dell'Agenzia dell'Entrate, contiamo di chiarire tutto nei prossimi mesi. In merito alla patrimonizzazione del patrimonio immobiliare, la Juventus valuterà tutte le possibilità. Siamo ancora a oggi in una fase di completamento di alcuni progetti. Possiamo constatare che il patrimonio della società vanta oggi uno stadio di proprietà, un centro sportivo e una sede e un centro che non sono direttamente di proprietà ma sono di un fondo di cui la Juventus detiene una grossa percentuale e che potrebbe comunque far entrare nel suo patrimonio. Valuteremo comunque come far crescere questo patrimonio". 

12.50 - Si procede ora alla votazione della protesta di approvazione di bilancio: "Signori Azionisti, Vi invitiamo ad approvare il Bilancio dell'esercizio chiuso al 30 giugno 2018 e Vi proponiamo di coprire la perdita di 19.228.819 € mediante utilizzo degli Utili portati a nuovo".

12.51 - Proposta di Bilancia approvata.

12.52 - Proposta dell'azione di responsabilità richiesta dall'azionista Bava: proposta respinta.

12.55 - Agnelli ringrazia il sindaco Roberto Longo a nome di tutta la Juventus: "La sua eccellente carriera si riassume nel suo percorso trentennale che l'ha condotto a stretto contatto con mio padre a essere Segretario del Cda anche in anni non facili. Terminata questa attività ha messo la sua esperienza. Roberto non si candida per il prossimo triennio dopo una vita ricca di impegni in cerca di quell'otium nel senso nobile latino che si è guadagnato. Grazie Roberto".