LE DIFFICOLTÀ DEL “LOW BUDGET”

La Juventus non sta vivendo un momento semplice sul mercato, ma lo si sapeva. La colpa non è di Cristiano Giuntoli che ha ereditato una situazione finanziaria complicata e con giocatori che non sono tutti vendibili o alcuni che stanno mettendo il bastone tra le ruote, come MCKennie ed in parte lo stesso Federico Chiesa. 

SMACCHI - se Giuntoli avesse avuto il budget avrebbe già preso Riccardo Calafiori ed in seconda battuta Jean Clair Todibo, invece sta cercando di fsre il massimo tra prestiti, riscatti, controriscatti ed altre situazioni che non sono mai semplici da definire. Ovvio che le situazioni di Calafiori e Todibo sono sembrate degli "smacchi", ma lá Premier ha più soldi e soprattutto le due formazioni londinesi hanno una capacità di spesa che la Juventus non ha ancora, o meglio non ha su tutti gli obiettivi. 

LOW BUDGET - Cristiano Giuntoli ha ridotto i costi in estate, tagliato ingaggi importanti e acquisto giocatori interessanti ad un prezzo equo. Non sono state fatte follie e forse prendere Calafiori e Todibo a quaranta milioni lo erano. Meno l'italiano che però costava più di quaranta e comunque non c'era il consenso del Bologna, di più Todibo, bravo, ma comunque neofita in un campionato e con esperienza pregresse un po' contrastanti.

Cristiano Giuntoli ha posto dei paletti, una sola mezza follia, per Koopmeiners, però entro i 50 milioni e non di più e poi operazioni sostenibili, per questo e' decaduta la golosa pista Adeyemi, per la più sostenibile, anche se meno forte, sulla carta, legata a Nico Gonzalez, per questo non è detto che qualche giocatore possa essere reintegrato.

La Juventus ha investito ma se guardiamo il saldo acquisti-cessioni, non ha sperperato, non è sotto di cento milioni ed ha ancora in pancia tante cessioni di fare, il "low budget" e le lunghe trattative sono spiegate da questa necessità di spendere il meno possibile. Del resto, altrove, con budget importanti e' più semplice fare il mercato, chissà che in futuro la Juventus non possa aumentare la sua potenza di fuoco. 

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