LA SETTIMANA DIFFICILE DI ALLEGRI

28.05.2023 09:30 di  Massimo Pavan  Twitter:    vedi letture
LA SETTIMANA DIFFICILE DI ALLEGRI
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Massimiliano Allegri non ha vissuto una bella settimana, anzi ci sono stati tanti problemi che hanno certificato una situazione brutta fuori dal campo con una squadra offesa da una situazione insostenibile: "È stata una settimana difficile e sicuramente non bella, guardando i risultati perché il risultato di Siviglia e l'amarezza e arrabbiatura e poi c'è stata la sconfitta di Empoli. Quindi ora bisogna rialzarci perché mancano due partite al termine della stagione. Domani è Juventus - Milan in uno stadio che sarà pieno e dovrà essere una bella serata. Anche perché comunque noi dobbiamo pensare a consolidare la classifica, quella che è sul campo che momentaneamente sono 69 punti. E quella che per la partita di domani che comunque ci dà qualche speranza per entrare in Europa e su questo dobbiamo lavorare e poi prepareremo quella di Udine che chiude una stagione sicuramente difficile dove ci sono stati molti alti e bassi e di cui dovremo fare tesoro per l'anno prossimo. E' l’ultima partita di questa stagione in casa e bisogna farla per bene, perché è sempre Juventus-Milan. Loro hanno l'obbiettivo di entrare in Champions, la matematica non ci lascia fuori da niente. Ma bisogna essere molto bravi e sicuramente la sconfitta di Empoli ha complicato il percorso. Credo cha abbiamo lavorato con grande serietà e dobbiamo lavorare ancora per 10 giorni con grande serietà. Perché ci sono queste due partite che dobbiamo ottenere il massimo come è nel DNA della Juventus. A Empoli comunque abbiamo sbagliato potevano avere delle giustificazioni ma abbiamo perso una partita che non dovevamo perdere e tutti lo sappiamo e questa non è responsabilità di nessuno. Perché comunque ci teneva aperta una porta più grande rispetto a quella che abbiamo ora per entrare in Europa. Non è stato così e venivamo dalla delusione di Siviglia e dai 10 punti tolti non abbiamo avuto la freddezza e la lucidità che ci blindavamo uno dei primi quattro posti in Champions sul campo e ci lasciavamo una porta aperta. Ma non dobbiamo guardare indietro e dobbiamo guardare avanti ad una partita bella contro il Milan che ha da raggiungere i primi quattro posti e noi dobbiamo lasciarci la porta aperta per cercare di entrare minino in Europa. Arrivare in Europa ora con dieci punti di ritardo sarebbe una cosa straordinaria. Ma in questo momento qui bisogna parlare del presente che è la partita con il Milan perché altrimenti andiamo troppo lunghi. Il risultato finale della stagione dipende da domani. Sappiamo che è una partita difficile perché il Milan ha passato un periodo brutto ma la vittoria contro la Samp gli ha girato il livello psicologico a loro favore. Noi veniamo da due sconfitte a Siviglia e a Empoli che sono brutte. Sta a noi ad avere la forza per ribaltare le cose".

Allegri vive il presente e non mette veti a cambi dirigenziali: "Con la società siamo in linea su tutto. Poi io faccio l’allenatore, non ho mai avuto il potere e neanche voglio averlo. La società deve fare delle scelte sia sul direttore sportivo che su altri ruoli e sono cose su cui non ho mai messo né bocca nè ho mai messo il veto. Io sono allenatore e sono abbastanza aziendalista e tengo molto alla società per cui lavoro. E tutte le persone che vengono messe a disposizione della società per me io ci collaboro e lavoro perché comunque alla fine che i risultati che bisogna portare vanno portati per la Juventus e su questo direi che mi sembra una cosa abbastanza chiara. Infatti, grazie per la domanda perché il fatto che io abbia messo un veto è una cosa che non mi piaceva anche perché non ho potere e non devo farlo perché sono cose che riguardano esclusivamente la società.,Ho parlato con la proprietà quattro giorni fa perché comunque l'ingegnere (John Elkann ndr) ha voluto farsi sentire vicino come sempre per cercare di dare sostegno e per farci capire che niente è perduto e abbiamo ancora la possibilità di entrare in Europa e sono state parole di sostegno che sicuramente potranno farci solo che bene. Io ho altri due anni di contratto e mi impegnerò fino alla fine per fare si che la Juventus l'anno prossimo torni a competere per il campionato, però la stagione prossima la decideremo il 5 giugno perché dovremo panificare tutta una serie di cose. Perché in tutte le cose negative che ci sono state quest'anno sicuramente ne usciremo fortificati per l'anno prossimo.mCon la società parliamo tutti i giorni ma non è che parliamo di futuro. Del futuro ne parleremo il 5 giugno, quando tutto sarà finito perché comunque al momento il presente è domani. Quindi dobbiamo essere concentrati su domani già abbiamo avuto troppe distrazioni in questi ultimi 4 mesi, da gennaio in poi da sentenze e non sentenze, il CdA che si dimette a novembre e da lì non è stata una stagione facile. Quindi non è stata una stagione facile e ho chiesto ai ragazzi un ultimo sforzo per giocare bene contro il Milan e cercare di fare risultato. Poi per prepararsi all'ultima di Udine".

La rosa non sarà al completo, due punti interrogativi sono Vlahovic e Alex Sandro perché non stanno benissimo, tutti gli altri sono tutti a disposizione. Sono tutti disponibili. Pogba fuori. Vlahovic punto interrogativo, domani valuterò e Alex Sandro lo stesso. Kaio Jorge e De Sciglio fuori, tutti gli altri sono a disposizione. Bonucci è a disposizione. Potrebbe giocare dall'inizio anche Chiesa.

Il tecnico chiede uno sforzo alla squadra, ma anche ai tifosi: "Mi aspetto lo stesso clima che ci ha accompagnato per tutta la stagione con i tifosi che sono stati molto vicini alla squadra. Anche perché potremo aver perso delle partite ma l'impegno non è mai mancato e vi assicuro che giocare in queste condizioni non è stato assolutamente facile a livello psicologico. Quindi ai ragazzi non ho da dire assolutamente niente, potevamo fare meglio in alcune partite potevamo vincere qualche partita in più perché tutto su può migliorare però credo che la Juventus abbia un'ottima base per l'anno prossimo". 

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