La Juventus può essere come il Liverpool? Forse di più

"Avendo viaggiando tanto in altre squadre, con tutto il rispetto per gli altri, penso questo, ma un'altra società con questa grandezza e attrazione è il Liverpool, con questa impronta globale". Damien Comolli nella sua intervista odierna ha parlato della possibilità di essere al livello dei Reds. Ma è vero?
Bisogna vederla in prospettiva. Nel 2017 la Juventus aveva giocato due finali di Champions League in tre anni, vincendo poi il campionato. In quel momento Klopp non era ancora all'apice della sua esperienza al Liverpool. Comolli invece aveva salutato già dal 2012, nel momento peggiore: settimo posto, sesto, poi ottavo. Insomma, non il miglior Liverpool di sempre. Certo, poi la Premier ha avuto una evoluzione diversa, così come il Liverpool, quando però lui non c'era già più da tanto tempo.
Realisticamente la Juventus può essere il Liverpool? Forse anche di più. Ma non per una questione economica, perché tra lo stadio (Anfield ha 20 mila spettatori in più a partita) e soprattutto merchandising e cassa di risonanza c'è una differenza straordinaria. Checché ne dica lo stesso Comolli. "Ogni persona nel mondo parla della Juventus. Quindi queste non sono difficoltà, è qualcosa di straordinario. E penso che più delle difficoltà, oggi la sfida, non mia personale ma di tutti quelli che lavorano nella società, è di convincere le persone che possiamo tornare a vincere. Questo è il nostro unico obiettivo giornaliero. Non penso che possiamo tornare a vincere domani ma di convincere le persone che torneremo a vincere di nuovo. Questa è la sfida. Ma è un'affascinante sfida. Non prometto di vincere subito ma stiamo lavorando per farlo".