La Juve regala un tempo, la riprende e poi si fa male da sola
La Juventus affrontava il Napoli in una sfida cruciale per la corsa alla Champions League. Le sconfitte di Roma e Como, unite al pareggio del Bologna, rappresentavano un’occasione d’oro per i bianconeri per rilanciarsi nella lotta ai primi quattro posti. L’occasione, però, è stata sprecata.
Formazioni: le scelte di Spalletti sorprendono
Luciano Spalletti sorprende fin dall’inizio con Di Gregorio tra i pali e una difesa composta da Kalulu, Kelly e Koopmeiners. A centrocampo spazio a Cambiaso, Locatelli, Thuram e Cabal, con McKennie, Conceiçao e Yildizincaricati di creare pericoli.
Nel Napoli, invece, i maggiori pericoli arrivano dal tridente Neres–Hojlund–Lang.
Primo tempo: dominio Napoli e Juventus irriconoscibile
Il Napoli parte subito forte: occasione iniziale per McTominay e, alla seconda opportunità, arriva il vantaggio azzurro. Neres salta l’uomo, Kelly perde la marcatura su Hojlund e il danese firma l’1-0.
La Juventus si fa vedere soltanto al 20’: tiro altissimo di Yildiz, troppo poco per impensierire la difesa azzurra. La direzione arbitrale di La Penna genera tensione con alcuni fischi discutibili, tra punizioni negate ai bianconeri e concesse con troppa leggerezza al Napoli.
Gli azzurri sfiorano più volte il raddoppio: Di Gregorio salva la Juventus, ma il dominio del Napoli è totale. L’xG bianconero di 0.04 a fine primo tempo fotografa perfettamente la prestazione: Juventus inesistente.
Ripresa: Yildiz illude, Hojlund chiude i conti
Spalletti cambia subito: fuori un deludente Cabal, dentro David.
Il Napoli riprende a spingere con Hojlund, mentre l’arbitro La Penna irrita ancora con un fallo netto non concesso su Hojlund da parte di Kalulu, salvo poi ammonire lo stesso difensore poco dopo.
La Juventus sembra spenta, ma trova il pareggio con un lampo improvviso: Yildiz conclude con freddezza dopo un ottimo uno-due con McKennie, firmando l’1-1.
Spalletti effettua nuovi cambi: esce Yildiz per Miretti e Openda, mentre Kostic prende il posto di Cambiaso. L’equilibrio dura poco: ancora Hojlund punisce una difesa mal posizionata, sfruttando un errore di McKennie che serve involontariamente il danese per il 2-1 Napoli.
La Juve tenta una reazione finale, ma la mancanza di qualità e idee è evidente.
Analisi finale: occasione sprecata e limiti evidenti
La sconfitta contro il Napoli è dolorosa per la Juventus, ma al tempo stesso coerente con il livello mostrato dalla squadra. Parlare di scudetto è fuori luogo, mentre la Champions League appare un obiettivo da inseguire da lontano.
Quella con il Napoli era una partita che valeva una stagione: la Juventus ha rivelato limiti tecnici e caratteriali che la collocano, al momento, in una dimensione mediocre rispetto alle grandi.
@pavanmassimo YOUTUBE TASTIERA VELENOSA
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