Juve data per spacciata al Coni, ma la Sandulli ha già "bocciato" la Figc: il precedente che ha fatto rumore...

21.01.2023 17:10 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
Juve data per spacciata al Coni, ma la Sandulli ha già "bocciato" la Figc: il precedente che ha fatto rumore...

Nelle ultime ore, giornalisti, avvocati ed esperti di diritto sportivo si sono sbilanciati sul ricorso che la Juventus presenterà al Collegio di Garanzia del Coni contro i 15 punti di penalizzazione inflitti dalla Corte Federale d'Appello: la società bianconera ha pochissime possibilità di spuntarla. Questa è la previsione diffusa. Il motivo? Storicamente - sostengono esperti ed attenti osservatori - lì non si ribaltano le sentenze. Un ragionamento grottesco, perchè se fosse davvero così, non avrebbe senso tenere in piedi questo ultimo grado di giustizia sportiva. Se fosse davvero così, non avrebbe senso la presenza e il ruolo della presidente Gabriella Palmieri Sandulli, che sarà chiamata a pronunciarsi sul ricorso della Juventus E, in effetti, non è sempre così. 

Come evidenziato da TuttoJuve.com, infatti, c'è un precedente recente, proprio al cospetto della presidente del Collegio di Garanzia del Coni, Gabriella Palmieri Sandulli, che non sorride alla Figc. E' stata, infatti, proprio la giurista napoletana ad emettere la clamorosa sentenza che nel giugno scorso ha accolto il ricorso della Lega Serie A contro la Federazione Italiana Gioco Calcio sul tema indice di liquidità.

Il Collegio di Garanzia del Coni ha accolto, seppure parzialmente, l’appello dei club e ha deciso che l’indice di liquidità non può essere un criterio per l’ammissione al prossimo campionato. O meglio: non può esserlo per come è stato scritto - riportava all'epoca La Repubblica -. Perché la norma, votata in via definitiva il 26 aprile, prevede di fotografare la situazione dei conti delle società al 31 marzo. E questo, secondo i giudici presieduti da Gabriella Palmieri Sandulli, che hanno giudicato a Sezioni unite, vuol dire che la norma ha effetto retroattivo. Ossia su questioni che la precedono nel tempo. Un principio previsto anche dalla Costituzione, e che tutela il “reo” inconsapevole di commettere un reato che non era stato ancora istituito come tale.

A seguito di questa sentenza, la Figc si è rivolta al Tar, ma anche in questo caso si è vista respingere il ricorso presentato contro la decisione del Collegio di Garanzia del Coni sull'applicazione dell'indice di liquidita' per le società.

Insomma, visti i precedenti, è lecito il sarcasmo sulla provenienza e sul cognome, ma è sbagliato alimentare sospetti e preconcetti. E chissà che anche questa volta, come nel giugno scorso, la Dottoressa Sandulli non stupisca tutti...