Golovin, l'inaugurazione del Mondiale è il teatro per il suo show. La Juve ci ha visto giusto

Tutti pazzi per Aleksandr Golovin. Il centrocampista russo del CSKA è passato in pochi giorni da signor nessuno a obiettivo numero uno (o numero due, insomma, siamo lì) della Juve. Bianconeri pronti a investire forte su di lui e al lavoro per abbassare le richieste del club di Mosca, ma per molti il classe '96 restava un giocatore da scoprire. Il Mondiale poteva essere l'occasione buona per farlo e non c'è stato granché da attendere. Subito in campo all'esordio, subito in gol, subito protagonista. E adesso la domanda dei tifosi è: "Quando arriva a Torino?".

L'Arabia Saudita non rappresenta esattamente il test più probante, ma si cominciano a imparare caratteristiche, movenze, pregi e difetti del talentino.Si parte subito alla grande: un recupero pazzesco all'altezza della bandierina dopo 20 metri di rincorsa, un po' alla Mandzukic o addirittura alla Vidal, se volete. Un intervento che traslato all'Allianz Stadium strappa boati e applausi. Ma Golovin non è solo un guerriero. Tutt'altro. E infatti è suo il primo assist del Mondiale, con una bella pennellata, poi avvia l'azione del 2-0 e fa il bis come suggeritore per il tris. Ciliegina sulla torta, va anche in gol su punizione. Portiere avversario non propriamente innocente, ma poco importa.

In sintesi, quindi? Non è stata la partita perfetta, ovviamente. Qualche gestione del pallone non felice e qualche alla persa, ma le qualità ci sono. Corsa, voglia, buon tocco di palla e la testa sempre alta, con capacità anche di giocare in posizione un po' più avanzata. In attesa di test più seri promosso a pieni voti e sembra proprio che la Juve ci abbia visto giusto. Ora resta da capire quanto questa prova, a cui magari ne seguiranno altre di livello, possa incidere sul mercato. Tradotto: quanto salirà il prezzo? E quanto aumenterà la concorrenza? Lo scopriremo con il tempo, intanto il Mondiale ha dato già un suo primo responso. E fatto brillare la sua prima stellina.