EVITARE PROCESSI SOMMARI, IL PRESIDENTE DELLA FIGC DICE UNA COSA SAGGIA, MA...

Bisognerebbe evitare processi sommari, siamo tutti d'accordo, il caso plusvsalenze sta prendendo una piega molto mediatica e contrariamente al passato si dice che bisogna aspettare la giustizia ordinaria, se fosse stato così anche nel 2006 probabilmente alla Juve non sarebbe stato tolto nulla.
Nel frattempo, il presidente Gravina dice la sua: "Evitiamo processi sommari. Dobbiamo rimetterci alla magistratura ordinaria -he ha strumenti più invasivi rispetto al mondo dello sport. Stiamo studiando a livello di Uefa, in una commissione che ho l'onore di presiedere, di adottare accorgimenti che saranno inseriti nelle prossime licenze nazionali. Ho scoperto negli ultimi giorni tanti scienziati ed esperti di diritto sportivo ed economia capaci di individuare delle soluzioni. Ma tutto ciò che può essere ricollegato a una valutazione soggettiva di mercato non può essere tradotto in un algoritmo. L'algoritmo può aiutare a intuire ma non sarà mai condiviso in termini di valutazione oggettiva.Il mercato è il mercato, c'è una domanda e una offerta, parliamo anche di società di capitali e anche di società quotate in borsa, immaginate se possiamo fare riferimento a criteri che non siano soggettivi".
Insomma, seguendo la linea del presidente della Figc diventa praticamente impossibile definire il valore di un calciatore con un algoritmo e quindi cada tutto il castello delle valutazioni che stanno facendo sulle operazioni bianconeri che buone o cattive che siano hanno seguito una valutazione scelta dalle società e non possono essere minimamente contestabili.
La posizione deve essere chiara, stare assolutamente attenti alle strumentalizzazioni e reagire alle varie metodologie che cercano di danneggiare la Juventus.
In base alle valutazioni di situazioni simili, nel caso in cui venisse confermata la colpevolezza bianconera, la massima pena che dovrebbe essere data alla Juventus deve essere una multa e non altro. Speriamo che i processi sommari non modifichino questa eventuale sanzione in qualcosa di peggiore non accettabile.