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Nicola Pozzi: "E' la peggior partita che potesse capitare alla Juve. Quagliarella sposta gli equilibri della Samp, Higuain campione assoluto. E su Dybala..."

18.11.2017 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Nicola Pozzi: "E' la peggior partita che potesse capitare alla Juve. Quagliarella sposta gli equilibri della Samp, Higuain campione assoluto. E su Dybala..."
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© foto di Alberto Lingria/PhotoViews

In occasione di Sampdoria-Juventus che si disputerà domani alle 15, la nostra redazione ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex blucerchiato ed attaccante del San Donato Tavarnelle, Nicola Pozzi:

Nicola, che tipo di gara ci aspetteremo?

"Le partite dopo la sosta sono sempre particolari, c'è chi ne trae vantaggio e chi no. Sono sempre sfide molto anomale. La Juve parte un po' avanti, ma l'effetto Marassi potrebbe rendere l'incontro aperto. I bianconeri dovranno stare molto attenti, perchè questa Samp potrebbe uscir fuori una volta che si sono abbassati i ritmi".

La Samp viene da quattro sconfitte consecutive in casa contro la Juventus. Pensi ci sarà la svolta?

"Non saprei sinceramente. Quest'anno ha fatto benissimo in casa, altrettanto bene fuori casa e ritengo Giampaolo un valore aggiunto di questa società, poichè ha creato dei principi di gioco che sono sotto gli occhi di tutti. Sicuramente per la Juventus è la peggior partita che poteva capitare dopo la sosta".

Come stai giudicando il reparto offensivo blucerchiato?

"E' un attacco completo, ci sono nomi importanti come quelli di Quagliarella, Zapata, Ramirez e Caprari. Hanno rapidità, velocità, possono svariare su ogni fronte d'attacco. Zapata è stato un acquisto azzeccatissimo, non si pesta i piedi con Quagliarella che a Marassi sta vivendo una seconda giovinezza. In questo momento chi ha spostato gli equilibri in questo avvio di stagione è proprio l'attaccante di Castellammare".

Quanta voglia avresti di rigiocare questa partita? Magari in attacco con Quagliarella

"Sicuramente (sorride ndr), ma purtroppo non si può tornare indietro. Essendo in campo con la mia squadra, riguarderò il match la sera o nei giorni seguenti. Ho sempre un occhio di riguardo per la squadra ligure".

Credi che giocatori come Buffon, Chiellini e Barzagli possano risentire inizialmente del disastro mondiale avvenuto qualche giorno fa a Milano?

"No, sono campioni e sicuramente avranno più rabbia da mettere in campo. Non avendo la Coppa del Mondo da preparare, questi ragazzi concentreranno i loro sforzi ancor di più sul campionato, sulla Coppa Italia e sulla Champions. La loro forza è proprio quella di ripartire ogni volta, hanno qualcosa in più a livello mentale ed è questo il segreto per restare al top".

Finalmente Higuain si è sbloccato, ed ora sembra difficile da contenere.

"Il periodo di calo può capitare e in alcuni momenti può esser fisiologico. Higuain è un bomber capace di far gol in ogni momento, è un campione assoluto e non discuterei di qualche partita senza gol. Se non fa gol lui, la Juve ha tanti altri campioni come Dybala che sanno sopperire a questo. E' questa la forza delle grandi squadre. Dybala? E' ancora molto giovane, non vedo margini dal punto di vista qualitativo ma l'unico miglioramento che può fare è di tipo mentale. Se riuscirà a far questo, Dybala sarà ai massimi livelli".

Discorso campionato: la Juve suonerà la settima sinfonia oppure sarà il Napoli a conquistare il campionato?

"Quest'anno sembra ci siano più squadre a dar fastidio alla Juve, come il Napoli, che gioca il più bel calcio d'Italia e ha subito la perdita di Ghoulam, e l'Inter che ha acquistato solidità. Bisogna vedere se reggeranno questo livello, sarebbe bello per il calcio italiano visti gli ultimi anni di assoluto dominio da parte della Juve. Ma ce la faranno a reggere il ritmo dei bianconeri? Sarà decisivo il mercato di gennaio, per capire quali saranno le strategie delle squadre che vorranno lottare per il campionato".

Parlando di te, sei alla prima esperienza in Serie D.

"Ho fatto una scelta di vita, avevo richieste da squadre di C ma erano molto lontane da casa e non avevo interesse verso le proposte estere. Ecco il perchè ho deciso di rimanere in Toscana ad un quarto d'ora di distanza da Firenze dove attualmente vivo con la mia famiglia, voglio godermi di più proprio il rapporto che ho con loro. E poi è una società seria, ci sono ragazzi giovani che hanno voglia di imparare e io ho ancora voglia di divertirmi".

Si ringrazia Nicola Pozzi per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.