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Lo scopritore di Vicario: "Ha lo stile Juve, coi piedi è più bravo di Szczesny e Perin. Ha l'età giusta per compiere il salto di qualità"

21.11.2022 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Lo scopritore di Vicario: "Ha lo stile Juve, coi piedi è più bravo di Szczesny e Perin. Ha l'età giusta per compiere il salto di qualità"
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© foto di Federico De Luca

"La mia squadra dell'epoca, il Tamai, fece un amichevole contro la Primavera dell'Udinese. L'allenatore dei friulani Mattiussi lo mise titolare, contro di noi giocò un ottimo match. Ad esser sincero mi è piaciuto dal primo momento che l'ho visto in campo". Pensieri di Renzo Nadin, direttore sportivo e scopritore di Guglielmo Vicario, che in esclusiva ai microfoni di TuttoJuve.com ha parlato anche delle voci di mercato che lo riguardano e non solo:

Da quel match, in effetti, è ormai passato qualche anno.

"Ma, paradossalmente, sembra ieri. La vita non era molto facile per Guglielmo, i suoi rivali erano Meret, Trevisan e Scuffet che già iniziava ad esser nel giro della prima squadra. In campionato, purtroppo, non riusciva a trovare molto spazio. Qualche mese dopo mi sono trasferito al Fontanafredda e per prima cosa alla società feci il suo nome, perché credevo fermamente nelle qualità del ragazzo. In Serie D non era il primo della lista, ma poco a poco il mister iniziò a preferirlo ad un suo collega della stessa età. E fece molto bene".

Poi arrivò l'esperienza di Venezia, fu quella che gli cambiò la carriera?

"Lo voleva il Pordenone, ma doveva giocarsi il posto con il più esperto Tomei. Così decise, anche seguendo dei consigli di altre persone, di andare al Venezia che già lo aveva visionato durante il campionato disputato con il Fontanafredda. Si fece notare alla grande, riuscì ad avere continuità e le sue prestazioni condussero i lagunari alla promozione in Serie C. E' stata la sua consacrazione. Ha sempre lavorato sodo, con grande umiltà".

Visto che lo conosci molto bene, lo puoi descrivere?

"E' una persona umile e determinata, posso dire che nel tempo non è mai cambiato. Proviene da una buona famiglia, perbene, che gli ha insegnato i valori della vita. Suo padre è sempre stato corretto, lo accompagnava agli allenamenti e ha sempre rispettato ogni tipo di decisione. Guglielmo merita i risultati che sta ottenendo, sono molto contento per lui".

Che cosa ti salta di più all'occhio oggi quando lo vedi in campo con la maglia dei toscani?

"La forza esplosiva e la grande tecnica palla al piede, è evidente come abbia affinato queste due qualità. Quando lo sento gli dico che è molto meglio di quelli che giocano in difesa (sorride ndr). E' sempre stato un ragazzo attento, concentrato, molto propenso ad apprendere come da ragazzino. Il suo ruolo richiede molta responsabilità, basta poco per perdere il posto. D'altronde riuscì ad imporsi a Cagliari in quelle poche partite a disposizione".

Tra un messaggio e un altro, non gli hai chiesto della Juve?

"Per scaramanzia non lo farò, non vorrei che portasse male (sorride ndr). L'ultima volta gli avevo chiesto della Lazio e poi non se ne è fatto più nulla, quindi adesso starò in silenzio. Però tutto sommato non è andata male, sta facendo un anno in più ad Empoli e si è guadagnato la nazionale".

Lo vedresti bene in bianconero?

"Ha lo stile Juve, coi piedi è molto più bravo di Szczesny e Perin. Questa è l'età giusta per compiere il salto di qualità, lo meriterebbe perché ci arriverebbe con pieno merito. E poi con lui non vale il discorso che si fa sui portieri delle piccole squadre, perché anche quando andrà a giocare in una grande squadra sarà sempre pronto e reattivo. Guglielmo è pratico, non fa parate per la platea".

E poi lo ha benedetto anche Buffon, non uno qualunque, in un'intervista rilasciata a Dazn.

"Ho letto le sue parole, i complimenti sono arrivati anche da altri nomi illustri come Zoff e Zenga. E' un ragazzo con la testa sulle spalle, se continuerà a giocare così nessun traguardo gli sarà precluso".

Si ringrazia Renzo Nadin per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.