Katia Serra: "Determinante lavoro della Juve in campo femminile. Scudetto? E' ancora tutto aperto. Tanti i meriti di Guarino e della dirigenza"

La Redazione di TuttoJuve.com ha intervistato, in esclusiva, l'ex calciatrice Katia Serra, oggi opinionista, per parlare della Juventus femminile e del calcio in rosa.
La Juventus fin qui ha letteralmente dominato il campionato, con sole vittorie nella Serie A donne. E' la candidata al titolo?
"Io credo che il campionato sia ancora aperto e dipenderà tutto dallo scontro diretto con il Brescia nel girone di ritorno. Parliamo di due ottime squadre; all'andata la Juve ha stravinto con grande merito (4-0 il risultato finale, ndr) ma non ci sono tanti gol di differenza tra le due formazioni come invece accaduto nella settima giornata. Credo, quindi, che sarà un match determinante per capire chi si aggiudicherà lo scudetto. La Juve sta facendo benissimo ed io onestamente me l'aspettavo; in pochissimo tempo è riuscita anche a stupire con un lavoro ottimo e costruttivo".
La Juve è una squadra costruita dal nulla e molto affiatata. Quanti sono i meriti di Rita Guarino?
"Tanti, ma vanno divisi con la società perché nel calcio femminile, quando si trattano tutte le ragazze al top permettendo loro di concentrarsi esclusivamente al calcio senza pensare ad altro, in Italia è determinante; questo fattore, infatti, è privilegio di pochissime. Conosco benissimo Rita ed ha l'intelligenza di farsi aiutare da uno staff importante e quindi sommando le due cose è normale che si costruisca qualcosa di importante".
Contro il Tavagnacco la Juve è andata in svantaggio ma ha saputo reagire. E' una squadra anche forte caratterialmente.
"E' un'ottima squadra però ci sono formazioni come Brescia e Tavagnacco che, se non affrontate al meglio, ti possono rubare qualche punto. Ha dimostrato di avere grandi capacità di reazione; anche contro la Pink Bari era andata in svantaggio per poi rimontare e conquistare i tre punti recuperando in un ambiente caldo dove non è semplice giocare. Questa capacità di reazione, quindi, l'aveva già mostrata ed è la conferma che esiste equilibrio. Non vincono facile perché manca la concorrenza; il campionato comincia a livellarsi sempre di più, però per diventare più competitivo c'è bisogno di altre realtà come Juve e Fiorentina".
La sfida contro il Tavagnacco si è disputata alla Dacia Arena, il campo da gioco dell'Udinese calcio davanti ad una buona affluenza di pubblico. Quanto è stato importante per le ragazze giocare in uno stadio solitamente teatro delle gare maschili?
"E' stato un evento molto piacevole. Fa sorridere la situazione venutasi a creare durante la partita, con molte persone che non riuscivano ad entrare perché non si aspettavano tutta questa affluenza. Lo sottolineo perché questo fa capire come il calcio giocato dalle ragazze stia attraendo tanti appassionati. Detto questo, l'unica strada per crescere è l'abbinamento con le società professionistiche maschili. Al di là dell'impiantistica in cui giocare, credo sia fondamentale fare questo abbinamento per permettere alle ragazze - che sono dilettanti - di trasformare il calcio in un lavoro, perché al momento non è così. Non solo dal punto di vista della tutela - e su questo siamo ancora lontani - ma ma anche dal punto di vista quotidiano".
Quanto la Juventus ha acceso i riflettori sul calcio femminile?
"E' determinante quanto fatto dalla Juve; aveva iniziato la Fiorentina ma sappiamo tutti qual è il peso della Juventus nel calcio italiano e quindi è certamente fondamentale quello che sta facendo anche in ottica di promozione, di comunicazione e di marketing. Stanno lavorando a 360° e adesso al calcio femminile manca un'autonomia che vada dalla base fino alle nazionali per poter camminare sulle proprie gambe. Da un punto di vista del progetto federale c'è da fare questo scatto e mi auguro che la Juve - insieme ad altre società - dia la spinta per realizzarlo".
Una delle stelle della Juve è Barbara Bonansea, faro dell'Italia. Le azzurre sono in lotta per il mondiale del 2019 e lo zoccolo duro è rappresentato proprio dal blocco bianconero. Questo è un vantaggio per la nostra selezione.
"Juve, Brescia e Fiorentina. E' un blocco di ragazze di qualità ed esperte; hanno iniziato molto bene. Il 10 aprile c'è la famosa partita Italia-Belgio, uno scontro fondamentale perché sono le due più forti del girone. Ricordiamo che passa solo la prima del gruppo, mentre la seconda sarà chiamata agli spareggi. Purtroppo la qualificazione finisce a settembre in casa del Belgio e sarà fondamentale fare un buon risultato a Ferrara il 10 aprile. Conosco da tanto tempo queste ragazze e noto la loro crescita, anche dal punto di vista della consapevolezza. Le società le stanno allenando bene ed è chiaro che, se ti alleni bene tutti i giorni, puoi crescere per il livello internazionale. Se manca questo, anche il talento da solo non basta a colmare il gap che purtroppo ancora abbiamo con tante squadre europee e con tante altre nazionali forti".