Juan Pablo Sorin: "Monaco miglior collettivo d'Europa, ma la Juve ha l'orgoglio argentino. La sua mentalità vincente è rispettata da tutti. E sulla tripletta..."

Anche se vive a migliaia di chilometri di distanza, Juan Pablo Sorin non si è dimenticato dell'Italia e soprattutto della Juventus, la squadra che gli permise di diventare campione d'Europa appena compiuti i vent'anni. Un successo che insieme alla Copa Libertadores conquistata lo stesso anno con il River Plate ha permesso a Juan Pablo di diventare l'unico calciatore della storia ad aver vinto entrambi i trofei più importanti per club nello stesso anno. Pazzesco. L'ex nazionale argentino, che ora vive in Brasile e svolge il ruolo di commentatore per la tv "ESPN", ha scelto TuttoJuve per parlare di Monaco-Juventus, rompendo così il lungo silenzio con i nostri media.
"Ho piacere a parlare della Juventus, ancora complimenti per la qualificazione ottenuta col Barcellona. E' ancora in corsa per tutto", esordisce così in esclusiva ai nostri microfoni. "I bianconeri hanno il rispetto di tutto il mondo, ha mantenuto la testa in questi ultimi anni ed è stata molto forte a livello europeo come l'ultima finale disputata a Berlino. Qua in Brasile si parla molto bene della Vecchia Signora e della sua mentalità vincente".
Prima di parlare del Monaco, come stai giudicando la stagione della Juventus?
"E' una stagione impressionante. Possiede una rosa d'esperienza e ha tanta fame nel voler vincere tutto. Adesso arriverà il bello, perchè si giocherà tutte le finali in queste ultime settimane. Ogni competizione che affronterà sarà una sfida diversa".
Questa sera arriverà la sfida ai francesi nel catino del Louis II...
"Il Monaco sta lavorando molto bene, forse è il miglior collettivo che oggi l'Europa mostra per stile e per velocità. A questa squadra manca esperienza, ma ha gioventù e fiducia. Falcao e Mbappe sono molto pericolosi. I bianconeri arrivano al match dopo aver eliminato il Barcellona, hanno dimostrato molta intelligenza tattica nell'andarsela a giocare al Camp Nou al contrario del Psg. E poi è giusto parlare anche di Buffon, un mostro".
Mi accenni la pericolosità di Falcao e Mbappe...
"Sì ma la Juve ha in Dybala e Higuain due terribili cannonieri, hanno diverse caratteristiche ma si completano alla perfezione. Mi stanno molto piacendo, sono l'orgoglio di tutta l'Argentina".
Cosa pensi di mister Allegri? Ti stanno piacendo le sue scelte e il suo modo di allenare la Juventus?
"Allegri è un tecnico eccellente, è ancor più migliorato quest'anno ed è riuscito ad arrivare a fine stagione ancora in corsa su tutti i fronti con il suo gioco solido. Verratti? Adesso non mi sembra il caso di parlare di mercato, ci sono sempre grandissimi giocatori che la Juventus osserva nel mondo. Immagino però quanta adrenalina c'è in quello spogliatoio, i giocatori sognavano una stagione così, soprattutto chi due anni fa c'era quando la Juve perse a Berlino".
Che ricordi conservi della Juventus?
"E' stata un'esperienza incredibile, arrivavo dall'Argentinos Juniors ed ero molto giovane. Immagina che non c'era ancora la legge Bosmann,. Giocare la Champions, essere accanto di campioni come Vialli, Ravanelli, Del Piero, Ferrara, Peruzzi e tanti altri, impressionante la loro mentalità vincente. Ora si rivede in Conte, Paulo Sousa e Deschamps. Ho imparato tantissimo da loro e da mister Lippi. La mia voglia di giocare mi ha convinto a tornare in Argentina al River Plate, così avevo più chance di poter essere convocato in nazionale. Quell'anno abbiamo vinto la Libertadores e curiosità: sono stato l'unico calciatore a vincere i due ambiti trofei nello stesso anno (ride ndr). Ringrazierò sempre la Juve e Sivori che mi consigliò alla Vecchia Signora".
Ora cosa fai Juan Pablo? Sei rimasto nel mondo del calcio?
"Sono un commentatore da diversi anni, ormai. Abbiamo una produzione e facciamo programmi per la tv e per il web, ad esempio 'ResenhaESPN', che abbiamo creato noi con la 'Elis' e che è molto piaciuto ad ESPN. E' un programma di soli calciatori, così raccontiamo le loro storie. E' stato scelto come miglior programma sportivo della tv brasiliana. Adesso in occasione della Champions, facciamo in esclusiva per Facebook #SeJogaEmCasadove parliamo di calcio, musica e altre passioni. Avrei molto piacere che gli italiani potessero partecipare con dei messaggi. Permettimi, infine, di fare un saluto".
Prego.
"Saluto ed abbraccio tutti i tifosi che mi han sempre trattato con affetto, ci sentiremo sui social network".
Si ringrazia Juan Pablo Sorin per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.