Claudio Gentile: "Il fronte comune dell'82, volevano distruggerci. Juve? De Ligt arriverà, con lui il trio più forte d'Europa"
11 luglio 1982, per i più giovani è un giorno come gli altri ma lo stesso non lo si può dire per chi ha vissuto quelle notti mondiali. L'Italia intera abbracciò le imprese firmate da Marco Tardelli, Paolo Rossi e tutti gli altri protagonisti di quella splendida cavalcata che vide la nazionale azzurra vincere la sua terza coppa del mondo. Ma non fu tutto rose e fiori, così come ricorda Claudio Gentile in esclusiva ai microfoni di TuttoJuve.com: "Il ricordo che più ci è rimasto impresso è il fatto di aver avuto la stampa contro per tutta la manifestazione, nonostante le critiche però abbiamo raggiunto quel risultato. Nessuno ci aveva dato un minimo di credibilità, dovevamo finire fuori al primo turno e dovevamo andare a casa perché non avevamo una squadra e un gioco. Il tutto lo abbiamo superato con la vittoria, ma sono state delle analisi pesantissime da subire".
A 37 anni di distanza questo discorso sembra quasi ironico, ma immagino che in quel periodo vi abbiano ancor più caricato a pallettoni. E' andata così?
"Motivati è una parola semplice da dire. Le critiche erano ancor più che pesantissime perché vennero tirate fuori delle cose molto forti. Un esempio? La presunta omosessualità di Cabrini e Rossi. Questo non era da stimolo, l'obiettivo era quello di distruggerci. E' stato veramente brutto ricevere tutto questo dai nostri connazionali. C'era un chiaro progetto dietro: far fallire questa nazionale per cambiare l'allenatore e sostituire altre persone".
Progetto che non si è affatto realizzato.
"Meno male che non è andata così. Il grande merito è stato di questa squadra che ha saputo far fronte comune, è scesa in campo non soltanto contro gli avversari ma anche contro i giornalisti. Abbiamo fatto il silenzio stampa proprio per evitare quei rapporti visto quel che avevano scritto".
Cambiando argomento e parlando di Juventus, il nome più caldo è quello del giovanissimo De Ligt. E' una trattativa che sta andando ad oltranza, i tifosi sono ormai quasi spazientiti per questa attesa che si è venuta a creare. Che cosa ne pensa?
"Sarà una trattativa che andrà a buon fine. E' un difensore per cui val la pena investire quei milioni in più che chiede l'Ajax, pur avendo un'età molto giovane lo ritengo un grandissimo prospetto. La Juve non può farsi scappare un talento così".
Quindi è un investimento che, a suo parere, va fatto? Il giocatore, però, non ha ancora dimostrato di valere tutti quei soldi.
"Però ciò che impressiona è il modo di comandare la difesa, è in grado di saper gestire il reparto difensivo e spesso questa attitudine non è posseduta da giocatori esperti. E' un grandissimo vantaggio".
A suo parere, con Bonucci e Chiellini formererebbe il trio più forte d'Europa?
"Sicuramente, a mio parere con De Ligt in rosa il trio della Juventus sarebbe il più forte in Europa. Nonostante, quest'anno, le squadre in Serie A si sono molto rinforzate in difesa e sia l'Inter che il Napoli hanno acquistato giocatori importanti".
L'ha convinta la scelta di Sarri in panchina?
"Può piacere oppure no, ma ha portato risultati importanti a Napoli e pur non avendo lo stesso organico della Juventus è riuscito a competere testa a testa fino alle ultime battute finali. E' un allenatore che dovrà dimostrare di saper gestire una rosa ampia, la differenza del periodo azzurro è proprio questa. Penso che qui dovrà dimostrare la sua bravura".
Una battuta sul ritorno di Gigi Buffon?
"E' un piacevole ritorno, finirà la carriera alla Juve e cercherà di essere un punto di riferimento per i compagni. In più, sarà di supporto in caso di necessità. Similitudini con Zoff? I portieri hanno sempre vita più lunga rispetto ai giocatori di movimento, Buffon sta dimostrando proprio questo. E questo allunga sempre la carriera".
Si ringrazia Claudio Gentile per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.