ESCLUSIVA TJ - Bertini, ex arbitro: “Destro, giusta la prova tv se l’arbitro non ha visto la manata. Moviola in campo? Utile agli arbitri, ma a me non piace”
Ha fatto discutere la scelta del Giudice Sportivo di analizzare con la prova tv l’episodio che ha visto protagonisti Destro e Astori nel corso della gara Cagliari-Roma. Secondo alcuni infatti, sarebbe stato giusto non ricorrere a Tosel, visto che l’arbitro dell’incontro, Massa, è intervenuto in tempo reale sull’azione, assegnando un calcio di punizione ad Astori per una trattenuta da parte dell’avversario, non vedendo chiaramente la manata di Destro. In questi casi, solitamente, si parla di errore dell’arbitro, senza ricorrere alla prova tv, che serve invece per le situazioni in cui il direttore di gara non interviene in alcun modo. Per fare chiarezza sulla questione, la redazione di TuttoJuve.com ha contattato in esclusiva l’ex arbitro Paolo Bertini.
“L’intervento della prova tv è escluso quando l’arbitro ha controllato direttamente l’azione. In questo caso il gioco era sotto il controllo del direttore di gara, che evidentemente a velocità naturale non si è accorto della manata, anche perché l’episodio si riferisce ad un’azione di contropiede, con l’arbitro alle spalle. Però io ritengo che tutto sommato la prova tv potesse essere applicata, perché anche se al direttore di gara non è sfuggito l’episodio, Tosel nel dopo gara avrà certamente chiesto a Massa se avesse visto il gesto di Destro e quest’ultimo deve avergli detto di no. Ecco perché è entrata in gioco la prova tv”.
Davide Massa ha inviato una mail al Giudice Sportivo, nella quale specificava di non aver visto la manata rifilata da Destro ad Astori…
“E’ strano che l’arbitro intervenga per chiedere la punizione di un giocatore per una cosa che non ha visto in campo. Sarebbe atipico. Al massimo al direttore di gara è stato chiesto di parlare dell’episodio a fronte della segnalazione di un commissario che ha rivisto la partita in tv con l’ausilio della moviola. Questa è la procedura corretta, il protocollo per l’utilizzo della prova televisiva. A domanda, l’arbitro ha risposto che non aveva visto la manata. Questo ha fatto scattare la prova tv”.
Nella gara tra Juventus e Livorno di ieri sera, invece, l’arbitro Gervasoni non ha assegnato un rigore ai bianconeri a tempo scaduto, decidendo di fischiare la fine della gara. Come giudica questa scelta?
“Qui si entra nella sfera della discrezionalità dell’arbitro. Guardando la gara, mi è sembrato di capire che Gervasoni avesse già deciso tra sé e sé di porre fine alla partita e che per questo non abbia considerato il fallo di Valentini. Mi spiego. Aldilà del gesto meccanico di portare il fischietto alla bocca per far terminare la gara, che è stato fatto qualche secondo dopo l’episodio che poteva essere evidentemente sanzionato con il rigore, l’arbitro aveva già in mente di chiudere l’incontro e ha ritenuto di fischiare. La determinazione del tempo di una gara e del recupero è assolutamente a discrezione dell’arbitro, quindi in questo caso Gervasoni aveva già deciso di fischiare la fine e quando è avvenuto l’episodio era già predisposto a chiudere la gara. E’ chiaro che la cosa sarebbe cambiata se il risultato fosse stato ancora in bilico. In quel caso Gervasoni avrebbe dovuto fischiare la fine qualche attimo prima che la palla entrasse in area di rigore e che si concretizzasse l’azione. Non fischiare un rigore così, ad esempio, sullo 0-0, avrebbe scatenato un mare di polemiche”.
Un’ultima domanda: lei sarebbe favorevole all’introduzione della moviola in campo?
“Gli arbitri, e lo dico da ex della categoria, non sono contrari alla moviola in campo, perché la moviola esiste già ogni qualvolta c’è un episodio dubbio. Basti pensare che l’arbitro si trova a competere con decine di riprese da varie angolature, che chiaramente rappresentano un mezzo più efficiente del punto di vista dell’arbitro e dei suoi collaboratori. Questo comporta che le immagini televisive a volte riportino una realtà diversa da quella vita dal direttore di gara. Detto ciò, dal punto di vista degli arbitri non c’è niente contro la moviola in campo, che anzi sarebbe utile a deresponsabilizzarli e ad evitare polemiche e strascichi dopo le gare. Se poi devo rispondere in quanto appassionato di calcio, esprimendo cioè il mio personale parere su questa possibilità, dico che non sono d’accordo, per il semplice fatto che si vedrebbe uno sport diverso da quello che si gioca attualmente. Io considero l’errore dell’arbitro un elemento che fa parte del gioco, al pari di quelli dei giocatori in campo, che magari sbagliano un gol o consentono all’avversario di segnare. E’ chiaro ed evidente che con la moviola in campo si commetterebbero meno errori, ma è altrettanto evidentemente che si innalzerebbe anche il numero delle sanzioni e delle interruzioni, anche di quegli episodi che normalmente sono a discrezione del direttore di gara”.
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