ESCLUSIVA TJ - Andreas Möller: "Voglio la Juve alla tedesca, io e il piccolo Luke confidiamo nella qualificazione. Critiche al gioco? Conta solo il risultato. Su Emre Can e Conte..."
"Attualmente vivo a Francoforte, sono sposato e ho due figli di 11 e 9 anni. A loro piace molto il calcio, il piccolo Luke pratica questo sport ed è tifoso della Juventus. Adora tantissimo Cristiano Ronaldo". Esordisce così ai nostri microfoni l'ex centrocampista bianconero - dal 1992 al 1994 - Andreas Möller, che in una lunga intervista concessa in esclusiva ai microfoni di "TuttoJuve.com" esprime la sua opinione sull'imminente sfida contro l'Atletico Madrid. Non prima di raccontare come sta andando la sua vita: "Io e Luke parliamo molto di calcio internazionale, specialmente siamo interessati alle partite dei bianconeri e del suo numero 7. Lui spera sempre che possa fare gol (sorride ndr)".
Farai il tifo per la Juventus, nel match di domani, anche per far contento Luke?
"Sì, voglio vederlo felice. Sono tifoso juventino e per questo faccio un grandissimo 'in bocca al lupo' alla società, ai calciatori e ai tifosi affinché la Juventus possa riuscire a superare il turno".
Ma come si può ribaltare lo 0-2 dell'andata?
"L'Atletico Madrid ha una grandissima difesa e sarà difficile segnare contro di loro, per di più possono contare su grandi giocatori come Griezmann e Morata. La finale della Champions League sarà nel loro stadio e per questo sono molto motivati, ma la Juventus dovrà cercare di non prender gol nelle prime battute del match. La rimonta è possibile, nella squadra bianconera ci sono grandi individualità che possono permettere l'impresa".
La Juventus dovrà giocare, dunque, alla tedesca e non all'italiana.
"Dovrà giocare in attacco e non in difesa, esattamente alla tedesca (sorride ndr). Mi aspetto una squadra aggressiva che presserà alto fin da subito, i calciatori hanno la forza di attaccare per tutto l'incontro e non sarà facile per l'Atletico. Gli undici calciatori che scenderanno in campo all'Allianz Stadium dovranno essere molto motivati nel raggiungere l'obiettivo preposto, dovranno avere gli occhi della tigre".
Hai visto la partita del 'Wanda Metropolitano'? Ti aspettavi un risultato del genere?
"Sì, ho visto la gara e nei ragazzi è mancato qualcosa. Ho visto la Juventus poco offensiva e giù di forma ma sono convinto, però, che con un Cristiano in grande spolvero ne possa risentire positivamente tutta la squadra. Ci sarà bisogno dell'apporto del pubblico e di una mentalità votata all'attacco, sperando che un episodio da palla inattiva come un calcio di punizione o un corner favorevole possa favorirti".
Dicevi che ci sono grandi individualità, sicuramente ti riferisci a Cristiano Ronaldo, Mario Mandzukic e Paulo Dybala. Per non parlare del centrocampo e anche dell'ottima difesa.
"Mi riferisco proprio a loro, l'Atletico verrà a difendersi sperando che la Juventus possa incappare in una giornata negativa come all'andata. Penso che potrà succedere qualcosa di importante con Ronaldo, Mandzukic e gli altri grandi giocatori. L'allenatore bianconero, Massimiliano Allegri, dovrà predicare calma e intelligenza, perché questa sfida può esser definita come una finale".
Saresti sorpreso dei fischi ad Alvaro Morata?
"Lo conosco bene perché ha giocato due anni con la Juventus, però non ho idea se i tifosi lo fischieranno. Potrebbe essere molto interessante (sorride ndr)".
Nel caso dovesse superare il turno, la Juventus a tuo modo di vedere sarebbe ancora la candidata numero uno a vincere la Champions League?
"Non ho cambiato idea rispetto al luglio scorso, perché una squadra di grande esperienza che ha aggiunto Cristiano Ronaldo può vincere decisamente la Champions League".
In Italia, sono arrivate parecchie critiche nei confronti della Juventus per il gioco espresso.
"La realtà è che alla Juventus gioca soltanto per il risultato".
Ma qualche settimana fa abbiamo intervistato il tuo ex compagno di squadra Jurgen Kohler che ha definito la Juventus più difensiva della vostra. Che cosa ne pensi?
"La Juventus, anche nel recente passato, ha sempre avuto una base difensiva molto forte e solida. Ricordo bene grandi calciatori come Scirea, Cabrini, Gentile, Brio: erano molto bravi. E adesso mi vengono in mente le parole di Trapattoni, lui affermava che 'la Juve aveva grande fantasia con Baggio, Vialli, Ravanelli' ma tutto ciò era preceduto dalla grande battaglia fisica della difesa. E ora ci sono, come eredi di questa mentalità e tradizione, due difensori come Bonucci e Chiellini. Ha ragione Jurgen (sorride ndr)".
Parlando di un altro tuo connazionale nativo di Francoforte sul Meno, Emre Can, come stai giudicando fin qui la sua stagione?
"E' un bravissimo ragazzo, lo conosco bene da tanti anni ed è ancora giovanissimo. Emre è un gran giocatore molto duttile, gioca bene sia in difesa che a centrocampo come numero 6 e numero 8. Ha giocato in Germania e anche in Inghilterra nel Liverpool, quest'anno ha subito qualche infortunio ma lo sto vedendo bene. E' un po' come Khedira, ma l'ex Real è più efficace in fase offensiva".
In Serie A, la Juventus ha tanti punti di vantaggio sul Napoli e il campionato ormai sembra esser concluso. Ma la domanda è: la Serie A è ormai diventata come la Bundesliga? Credi che i bianconeri faranno sempre di più il vuoto come il Bayern? Ad eccezione di quest'anno, ovviamente.
"Penso sia ancora un po' differente il confronto tra le due realtà, la Serie A è un po' diversa. In Germania abbiamo il Bayern e il Borussia Dortmund, poi c'è il Monchengladbach e il Lipsia, mentre in Italia vedo Juventus e Napoli. Punto. Poi, a ruota, ci sono Milan ed Inter, con questi ultimi che ho osservato in Europa League contro l'Eintracht. I bianconeri sono sullo stesso livello dei bavaresi".
Curiosità: ci puoi raccontare le tue sensazioni di come è stato essere un calciatore della Juventus e, nel contempo, che cosa hai provato nel vincer la Champions proprio contro di loro?
"Mi ricordo bene il tempo trascorso alla Juventus, è stato straordinario poter giocare con questa squadra. Conservo dei bellissimi ricordi e ancor oggi ho mantenuto i contatti con gli ex compagni, li sento ancora spesso. Per la mia carriera, è stato importante giocare in bianconero e ho avuto benefici anche per la nazionale. Purtroppo ho dato loro un dispiacere quando ho vinto la Champions League del 1997, ma la Juve deve tornare a vincere questo trofeo. Pensiamo al Real Madrid, non aveva vinto per tanto tempo ed eppure ne ha vinte 4 in 5 anni. Sono convinto che l'ambizione di Andrea Agnelli sia proprio questa, è normale perché è al comando di una grande squadra molto blasonata".
La Juve, poi, potrebbe vincere la coppa anche con un altro allenatore. Che potrebbe non essere più Allegri, ma uno tra Zidane, Guardiola o Conte.
"Qui come caschi, caschi bene (sorride ndr). Antonio (Conte ndr) è un grande amico oltre che una brava persona, sono stato in camera con lui e abbiamo giocato insieme. Conosco anche 'Zizou', da allenatore ha fatto il tris di Champions. Sono due ex calciatori della Juventus, conoscono bene la società e uno di loro l'ha già allenata. Onestamente vedrei bene entrambi, ma ad oggi l'allenatore è ancora Allegri".
Si ringrazia Andreas Möller per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.
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