DE LIGT, QUEL GRIDO IN FACCIA, UN SEGNALE

Matthijs de Ligt è in fase di apprendimento, prestazioni che crescono piano piano con il passare dei giorni. A Brescia non ha fatto male, anzi, il suo feeling con Leonardo Bonucci sta migliorando e sicuramente ci si deve lavorare ma le prestazioni stanno migliorando.
Maurizio Sarri dovrà valutare se schierarlo dall'inizio o dare una possibile e probabile chances ai compagni, il rilancio di Demiral, o una partita per Daniele Rugani che aspetta con ansia il suo momento. Tutto questo senza escludere che anche Bonucci potrebbe avere una partita di riposo ed in quel caso sarebbe Demiral a sostituirlo.
CRESCITA - per De Ligt il procedimento di adattamento sta proseguendo in modo positivo, a piccoli passi con le difficoltà di un ragazzo di 19 anni che non deve più giocare una partita positiva ogni tanto, ma che deve mantenere un livello alto e continuo di prestazioni. Il peso della sua valutazione, oltretutto è sensibile e non è facile sopportarlo senza pensarci.
QUEL GRIDO IN FACCIA - un De Ligt in crescita, quello che ci conforta, tuttavia, è la crescita caratteriale del ragazzo olandese che sta crescendo anche sotto questo aspetto. In particolare, ci ha sorpreso quel grido in faccia di De Ligt dopo il gol propiziato anche dalla sua pressione sui difensori delle Rondinelle.
Per la Juventus è fondamentale che De Ligt cresca e che lo faccia in fretta, che si adatti presto al calcio italiano e che ripaghi l'investimento che è stato al di sopra della linea della storia zebrata, qualcosa di insolito, una cifra che generalmente si spende per un attaccante, investita su un difensore.
L'olandese ha lanciato un segnale, la Juventus lo coccola e per aiutarlo gli ha messo vicino un aiuto, il maestro della difesa, quell'Andrea Barzagli che ha fatto la storia e che vuole aiutare il giovane talento a diventare una colonna della formazione bianconera.